«Due sono gli aspetti fondamentali che contraddistinguono la Via Crucis vivente di Filiano.
L’impronta della manifestazione adottata negli anni è sempre stata incentrata su un senso più
realistico e palpabile dell’evento (la croce che Gesù porta fino al Calvario è di legno pesante),
ponendo in prima battuta la spontaneità della parola, del gesto, dell’azione, ben convinti
dall’esperienza maturata che solo così si realizza e si percepisce un forte evento spirituale.»
Con queste parole - Vito Sabia, organizzatore storico della manifestazione – descrive la Via Crucis
vivente di Filiano: evento che per Filiano rappresenta una tradizione particolarmente sentita per il
suo forte senso di aggregazione nel rappresentare la Passione di Cristo.
Ambientata nella suggestiva cornice dei vicoli del centro storico, la Via Crucis vivente di Filiano
rievoca in costumi e scenari avvolgenti momenti a tema della Passione e Morte di Gesù Cristo.
Nel
corso degli anni, è divenuta una tra le più riuscite manifestazioni del periodo pasquale nel VultureMelfese
per la forte e intensa proposizione di un dramma umano e religioso della cristianità, per
l’accurata ricerca storica e per l’attenta ricostruzione dei luoghi evangelici.
Lo svolgimento della manifestazione si articola in più scene coinvolgendo attori non professionisti
reclutati tra la popolazione filianese, tra i quali si sono sempre distinti i giovani che hanno
interpretato il ruolo di Gesù (a vestirne i panni quest’anno sarà Donato Summa) con una
drammaticità ed una forza espressiva tali da rasentare l’estasi mistica e le giovani nel ruolo di Maria
(Marcella Colangelo), rivestito anch’esso con un’intensità ed un pathos coinvolgente, specialmente
nell’attimo dell’incontro con Gesù sulla via del Calvario quando, dal loro volto, sono sgorgate vere
lacrime di commozione.
Le fasi salienti della Passione sono il Processo davanti a Càifa (Nicola Martinelli) e Pilato (Vito
Verrastro), seguito dalla condanna del Cristo che, vacillante sotto il peso della pesante croce,
percorre le vie del paese.
Lungo il percorso, avente come scenario le strade ed i vicoli della cittadina, si susseguono l’incontro con Simone di Cirène, la Veronica, le Pie Donne, la Samaritana e
quello ancor più commovente con la Madonna, oltre alle tre cadute di un Cristo che, sempre più
affaticato, procede verso il Calvario.
I personaggi e tutto il popolo si riuniscono in un lungo e suggestivo corteo che accompagna il Cristo
nel suo doloroso cammino verso la croce, fino al “golgota”, allestito in uno dei luoghi più
affascinanti del paese, la collinetta che sovrasta Villa Mancini, per l’occasione illuminata da
fiaccole che rendono il tutto più suggestivo ed emozionante.
«Rievocando gli ultimi istanti – dichiara Maria Santarsiero, presidente della Pro Loco Filiano - della
vita del Nostro Salvatore, i tanti personaggi, animati dalla passione e dall’affiatamento che ormai si
respira in questo gruppo, vestendo abiti dell’epoca, vogliono essere, per quanti vi partecipano fonte
di ispirazione.
Infatti, numerosi sono i fedeli che con devozione e raccoglimento seguono tutto
l’itinerario, è una manifestazione di fede, più che un corteo storico.»
Appuntamento, oramai atteso da tutta la comunità di Filiano e dai paesi viciniori (si registrano
numerosi visitatori anche da fuori regione), lascia in chi lo vive una traccia indelebile in quanto si
viene come presi per mano, senza finti coinvolgimenti, e calati per qualche istante nel pieno del
mistero stesso: il mistero della salvezza e della speranza. Una speranza che ogni anno infiamma i
cuori di questo gruppo spingendoli a fare e dare sempre il meglio nonostante i tanti problemi che
anche un’organizzazione sempre più attenta e precisa, può riservare.»
La “Via Crucis vivente” di Filiano si svolgerà venerdì 30 marzo 2018 con partenza alle ore 17.00 da
Piazza Autonomia.
L’organizzazione della “Via Crucis Vivente” di Filiano è a cura dell’Associazione Pro Loco di
Filiano e del Gruppo “Amici del Presepe vivente”, in collaborazione con la Parrocchia “Maria SS.
del Rosario”, il Forum giovanile comunale "C63" e l'Associazione culturale "La Furmicula", e con
il sostegno del Comune di Filiano, dell'UNPLI Basilicata, dell’A.P.T. di Basilicata e della Regione
Basilicata.
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