Si è tenuto venerdì 9 febbraio scorso, presso il Centro Sociale “Prof. G. Lorusso” di Filiano, il
convegno “La Shoah Italiana. Le leggi razziali del ’38: effetti in Italia e in Basilicata”, organizzato
dalla Pro Loco di Filiano e dal Forum comunale “C63” con il patrocinio del Comune di Filiano.
L’evento è stato aperto dal Presidente del Forum, Angelo Zaccagnino, che ha sottolineato come la
memoria vada coltivata tutti i giorni e il rispetto sia un dovere civico e morale.
Il convegno è proceduto con l’intervento di Vito Sabia della Pro Loco Filiano - divulgatore della
letteratura disegnata -, che ha affrontato il tema del valore della memoria attraverso un’analisi sul
processo del raccontare la storia.
Nella sua relazione “Frammenti di memorie nel fumetto italiano”,
Sabia – attraverso l’analisi delle opere “Stalag XB”, “Nessun ricordo” e “La Porta di Sion” – ha
raccontato come i tre romanzi a fumetti, riproponendo momenti critici della storia italiana, non
servono unicamente a ricordare le ragioni del rifiuto delle nefandezze e dei principi di fascismo e
nazismo, ma mettono in scena l’importanza verso i piccoli passi che ci allontanano dalla
democrazia. «I racconti – ha concluso Sabia – non ci invitano semplicemente a guardare indietro,
ma a guardare intorno.»
Interessante e di spessore la relazione dello storico Michele Strazza, che – offrendo alcuni percorsi
di riflessioni sulla delicata tematica delle leggi razziali – ha tracciato le ragioni che indussero
Mussolini a introdurre le leggi razziali: dalla giustificazione dell’avvicinamento a Hitler al
convincimento degli italiani come popolo superiore.
Strazza ha concluso con l’interrogativo sul
silenzio degli italiani «Come è stato possibile che tutti hanno taciuto? Poche le voci che si elevarono
contro le leggi razziali.» Problema che prima o poi noi tutti dovremo porci.
Giovanna Bochicchio, Presidente dell’Anpi di Rionero, nel suo appassionato intervento conclusivo
ha detto che «Siamo stati razzisti nel cuore, abbiamo girato la testa. Il discorso fondamentale è
credere nell’altro, nell’uguaglianza solidale. Per cui è importante in questo momento dichiararsi
antifascisti.» Bochicchio ha concluso con il monito «La memoria deve essere vaccino contro
l’indifferenza. Deve essere attiva, quotidiana.»
All’incontro è intervenuto il sindaco di Filiano, Francesco Santoro, che ha sottolineato come «Non
bisogna dare per scontato che le conquiste dopo 80 anni siano per sempre, soprattutto alla luce degli
attuali rigurgiti di fascismo e nazismo.»
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