La linea Avellino–Rocchetta Sant'Antonio, tra le più antiche della Campania, inaugurata il 27 ottobre 1895
per volontà di Francesco De Sanctis, è lunga 120 km e attraversa le regioni Campania, Basilicata e Puglia è
stata inserita in un progetto di recupero in quanto, nel corso del tempo, questa linea ferroviaria ha subito
una notevole crisi che ha portato alla sospensione dei servizi l’11 dicembre 2010.
Per attuare questo progetto, nell’agosto 2016, in occasione di un noto evento, un convoglio d’epoca è
tornato a solcare i binari della linea, ripristinando i primi 40 chilometri, grazie alle battaglie delle
associazioni e all’iniziativa di fondazione FS.
Nuove tappe di questo progetto riguardano le date 11 e 18 febbraio 2018, in quanto il treno storico
raggiungerà Montemarano, in occasione del carnevale.
Un carnevale autentico e giustamente famoso. Poco sfarzo, ma tanta allegria ed originalità. Non conta aver
la maschera più bella o più costosa. Mettersi un vestito (anche a rovescio) e andare a ballare, questo è lo
spirito del carnevale Montemaranese. Una tradizione radicata che si ricorda a memoria d’uomo. E si rinnova
ogni anno con lo stesso entusiasmo. Un qualcosa che è entrato a far parte del codice genetico dei
Montemaranesi. Tutti in maschera dal più piccolo al più anziano, guidati dalla maschera storica il
Caporabballo, ovvero colui che guida la sfilata, dirige il ballo. La sua “autorità” è imposta da un bastone.
Nelle sfilate, accanto ai travestimenti più moderni, quindi non mancheranno mai i caporabballi e prosperose
pacchiane impegnate nelle danze sfrenate. Il gran finale del carnevale Montemaranese non si consuma il
martedì grasso. L’appuntamento è per la Domenica successiva. Si celebra il tragicomico funerale. Carnevale
ha consumato tutto. Si è indebitato fino al collo. Muore soffrendo. E’ già quaresima. Dopo che ha esalato
l’ultimo respiro, si passa alla lettura del testamento. Un testamento di affetti e di debiti. Poi di nuovo tutti a
ballare come sarebbe piaciuto a re Carnevale.
Espressione del Carnevale montemaranese è la tarantella di Montemarano, una musica che, nel gergo
attuale, viene definita come musica popolare o anche etnica. Essa si distingue dalle altre forme di tarantella,
tipiche del meridione d’Italia, per la sua ritmica assolutamente trascinante ed entusiasmante che ha una
grande capacità di coinvolgimento.
Un elemento ancora più importante, in questo evento, è la figura del clown: alla stazione di Montemarano
ci saranno 10 ragazzi vestiti da clown che accoglieranno i portatori di handicap e li accompagneranno
durante la giornata , per una nuova inclusione sociale e per la promozione del turismo accessibile e
sostenibile – afferma Fernanda Ruggiero, Vice Console per il Touring Club Italiano per la provincia di
Potenza.
Il Gruppo di Clown Sociali Calzini Spaiat nasce a novembre 2017 a seguito di un corso di formazione svolto
presso la Pubblica Assistenza Donare è Vita di Melito Irpino (AV) dall’associazione Nasi Rossi Clown Therapy
di Scafati.
I clown sociali Calzini Spaiati hanno svolto giornate di affiancamento in ospedale con la suddetta
associazione Nasi Rossi e, ad oggi, hanno operato in diverse realtà sul territorio come la Pubblica Assistenza
di Grottaminarda nell’ambito di un laboratorio di musicoterapia con persone con disabilità, la Caritas
Diocesana di Grottaminarda, la Casa Albergo per anziani Maria SS della Consolazione di Paternopoli (AV) e
l’Associazione Bagliori di Luce di Flumeri (AV). Hanno svolto il servizio nel reparto di Pediatria dell’Ospedale
G. Moscati di Avellino e giornate presso la Casa di Riposo Centro Padre Pio in Contrada Piani, Grottaminarda
(AV) e Casa Famiglia San Giustino De Jacobis a San Fele (PZ).
Il clown sociale crede nel potere terapeutico della risata e per questo intende portare una “ventata di aria
colorata” nelle corsie degli ospedali, nelle case di cura e là dove occorre. Il nostro clown sociale entra nelle
stanze dei pazienti in punta di piedi con il suo naso rosso, il suo tempo, un cuore pieno di felicità da donare,
ruba sorrisi e trasforma le paure e le tensioni dei pazienti e di chi sta vicino in sane risate, così le cure in
ospedale si arricchiscono di leggerezza.
Valore alla storia e alla tradizione, sul treno del Carnevale, connotato da un forte assunto sociale e di
inclusione: una giornata dedicata a tutti, ma soprattutto per tutti.
Per Info:
Fernanda Ruggiero per Il Touring Club Italiano Basilicata Cell. 348 605 0283
Marianna Zoina
Commenti
Posta un commento