Venosa. Strada provinciale. Un disastro l’arteria che porta all’imbocco della bradanica ed a Lavello. Piena di buche sia quando piove, che quando è bel tempo. Protestano gli automoblisti che ogni giorno viaggiano su questa arteria.


Le strade sono più croce che delizie per quanti la percorrono nell’area nord della Basilicata. Con la quasi ultimazione dell’Oraziana, che conduce l’automobilista comodamente fino ad un km da Venosa, qualcosa di buono è stato realizzato. Ma la situazione delle strade oltre Venosa è un disastro. La strada provinciale “Ofantina” che da Venosa, conduce all’imbocco della Bradanica, è piena di buche. 


E’ l’unica strada per chi proviene dalla vicina Puglia per arrivare alla città di Orazio. Vi transitano mezzi pesanti e utilitarie in quantità. Nel tratto dalla ex stazione di Venosa allo svincolo per la Bradanica, fino ai magazzini Troilo, questa strada è il visto d'ingresso per i turisti che provengono dalla vicina puglia e dall'autostrada,sia da Cerignola che Foggia. 


Proseguendo verso Gaudiano i “crateri” sono ancora più grandi. Raffaele Minutiello che lavora a Spinazzola, ogni giorno passa su questa strada e conosce ogni buca, stanco di evitarle, riferisce: “ Rivolgo un appello a tutti gli amministratori comunali,provinciali e regionali! 


Sappiate che se ci scappa il morto sulla strada Ofantina che va dalla stazione di Venosa alla bradanica lo terrete voi sulla coscienza. Ieri che pioveva era una vera trappola per topi, autotreni che cambiavano corsia per evitare le buche e macchine che per evitarli inchiodavano in discesa sulle curve! 


Non potete intervenire chiudendo alcune buche, con interventi tampone.Vi transitano anche amministratori della mia città.Datevi una mossa!”.


Nicola Ramundo aggiunge: “I soldi per i servizi e le manutenzioni se li fregano i dirigenti ai quali gli stipendi sono stati aumentati a dismisura e non rimane nulla per le opere importanti che non saranno mai eseguite”.Giorgio Griesi, studente universitario di Venosa, studia a Foggia ed a fine settimana ritorna per questa strada: “La percorro il venerdì col pullman, tornando da Foggia. Vi dico solo che sul pullman è necessario aggrapparsi a qualsiasi cosa. Sono montagne russe a tutti gli effetti”. 

Lorenzo Zolfo

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