Memoria e Identità: Viaggio in Argentina attraverso il Tango raccontato, fotografato e ballato


Memoria e Identità: Viaggio in Argentina attraverso il Tango raccontato, fotografato e ballato Ex Carcere Borbonico 2/3 settembre Rionero in Vulture (PZ) Sabato 2 e domenica 3 settembre, all’interno dell’ex Carcere Borbonico, oggi Museo del Brigantaggio, si è conclusa la fitta serie di eventi estivi promossa dal Comune di Rionero in Vulture che ha interessato tematiche varie, dallo sport alla cultura, e che ha coinvolto gran parte delle associazioni comunali. Ultima iniziativa, solo per ordine cronologico e non per importanza, è stata quella organizzata dall’A.s.d. Brigan’Tango che da 7 anni promuove e diffonde la cultura argentina ed il Tango in tutto il territorio regionale e non solo. Il progetto in questione, ha accompagnato il vasto pubblico proveniente dalle vicine regioni della Puglia, Campania, Calabria e naturalmente dalla Basilicata, in un viaggio immaginario fino in Argentina, con l’obiettivo fondamentale di esplorare i luoghi/non-luoghi e i destini individuali/collettivi di determinate categorie di persone: gli emigranti italiani (in particolari lucani), che dalla fine dell’’800 a metà del ‘900 si sono riversati nel Rio de La Plata, e i desaparecidos argentini, vittime di una delle più feroci dittature del continente sudamericano. Si è trattato di un percorso fotografico-narrativo-musicale composto da una mostra fotografica curata dal fotografo lavellese Mauro Di Leva, da brevi letture tratte dai romanzi di Nicola Viceconti e da musiche di tanghi celebri interpretate dalla cantante argentina Marcela Gargia. Si sono affrontati temi della memoria e dell’identità cercando di sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle storie di vita degli emigranti (romanzo Cumparsita) nel tortuoso percorso di ricostruzione della memoria sociale dell’emigrazione. Attraverso il dramma della desapareciòn (romanzi Due volte Ombra e Nora Lopez - detenuta n84) si è illustrato il difficile percorso di ricostruzione dell’identità dei nietos, i 121 nipoti dei desaparecidos recuperati dalle Abuelas de Plaza de Mayo. Infine, con Emèt – il dovere della verità, si è intrapreso un viaggio attraverso la famigerata Rat-line, la via dei Topi, lungo la quale molti nazisti alla fine della seconda guerra mondiale riuscirono a rifugiarsi in sud America. Il tango è stato il compagno di viaggio, il sottofondo musicale e culturale di questa storia di luoghi e destini apparentemente lontani nel tempo e nello spazio. Il Carcere di Rionero in Vulture? Un luogo storico, in cui la storia viene raccontata con un museo multimediale, piccolo ma denso di interessanti informazioni sul brigantaggio che ebbe, in questa cittadina del Vulture, uno dei principali tragici scenari. Storie di poveri che si credettero potenti per un breve periodo, ma furono solo strumenti inconsapevoli della classe dominante dell'epoca, che alla fine ne troncò l'esistenza in modo tragico. In questo contesto si è introdotta una cultura nuova per la località, la cultura argentina carica di storie recenti anche tragiche, ma riferita soprattutto alla musica del tango ed al romanticismo affettivo ad essa collegato. Da luogo di pena può diventare, come si è visto, elemento di arricchimento culturale per l'intera comunità.

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