La promettente carriera di costumista di Paola Buttiglione.
Le strade di chianche, gli scorci di case bianche, I palazzi signorili del centro storico, la
splendida Gravina. Ginosa si trasforma in un set anni 50 e attira, come in una storia di De
Sica, le grandi produzioni cinematografiche italiane e straniere. Tutto un paese si tuffa per
un attimo oltre la crisi nel sogno patinato di celluloide. Una coppia di anziani diventa una
simpatica comparsa, ci sono falegnami attrezzisti del posto che guidano le troupe per
cogliere la luce migliore. Pasolini che girò il Vangelo secondo Matteo, ormai è solo un
ricordo qui sono arrivati Fiorello e Giancarlo Giannini. Il prossimo 28 settembre uscirà nelle
sale il film “Chi mi ha visto”, la commedia dolceamara targata niente meno che 01
Distribution, con Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino. Il cinema, per Ginosa, sta
diventando una bella realtà. Non è solo un richiamo turistico, i Bed and Breakfast fanno il
tutto esaurito a ridosso delle Murge. I talenti del Territorio colgono l'occasione di una bella
vetrina e tentano il grande salto, come ha fatto Paola Buttiglione, stilista e costumista, nata a
Ginosa, che, con uno studio a Matera, dopo le prime prove, è stata contattata direttamente
dalla produzione di Roma e ha realizzato alcuni degli abiti su misura per i cast delle
prestigiose produzioni tra cui, “Chi mi ha visto* e “Tulips”, del regista premio Oscar. Mike
van Diem, partecipando anche al backstage del film “Il Manoscritto”, con Alessio Boni di cui
Ginosa è stata una dei primi set, con l’apporto fondamentale della Apulia Film Commission
che ne ha scoperto e valorizzato le incomparabili location.
La storia di Paola Buttiglione, per come è iniziata, può sembrare simile a molte altre: una
passione nata con lei, quando da bambina si divertiva a vestire le bambole come se fossero
sue clienti, o quando osservava la madre sarta creare per donne esigenti o quando
ascoltava rapita i discorsi della nonna che la trasportavano in una #tradizione sartoriale di
fine ‘800. In realtà, le storie di una passione di simile hanno solo il punto di partenza, sono,
poi, i personaggi e i dettagli a fare la differenza, sono la determinazione, la motivazione e il
talento a tenerci incollati a queste righe, con il desiderio di arrivare in fondo al foglio per
scoprirne di più.
Di Paola colpisce soprattutto il pudore con cui racconta il suo percorso, dalla frequentazione
della scuola superiore per disegnatrice e stilista di moda “Isabella Morra” di Matera,
dell’Istituto di moda e costume di Bari, fino a quello dell’Accademia di Milano, per
specializzarsi in disegno tecnico-artistico
Un curriculum di tutto rispetto il suo, vincente in molti concorsi nazionali e mondiali di alta
moda, oltre alla partecipazione come costumista e sarta sul set di diversi film. Una donna di
talento, appassionata, che ha fatto di un precoce talento, una passione è un mestiere e che
realizza abiti su misura dal 1982.
Paola ci porta a scoprire, così, il mondo del design legato alla manualità del lavoro del sarto
che coniuga la funzionalità all’estetica, che abbraccia un approccio alla vita in cui si può
essere se stessi, anche se cambiano le tendenze. Paola si definisce una designer dallo stile
semplice, pronta a plasmarsi alle esigenze e richieste di chi desidera un capo esclusivo ed
unico.
Commenti
Posta un commento