Rionero in Vulture 27 luglio 2017. Sala Scuderie Palazzo Giustino Fortunato. Incontro-dibattito: "LA DISUGUAGLIANZA NEL CAPITALISMO FINANZIARIO

L'impatto delle riforme del mercato del lavoro sulla distribuzione del reddito". Relazione del prof.Pasquale Tridico, Docente di Economia del Lavoro, Università Roma Tre. Introduzione di Davide Cassese, dell’Associazione 14 giugno. Saluti di autorità locali. 
Lo scorso 27 luglio nella sala delle scuderie di palazzo Giustino Fortunato si è svolto un interessante convegno su un
tema di scottante attualità: “La disuguaglianza nel capitalismo finanziario, l’impatto delle riforme del mercato del lavoro sulla distribuzione del reddito”.
A relazionare il prof. Pasquale Tridico, docente di Economia del Lavoro dell’Università Roma Tre. Ad approfondire questo argomento, anche l’intervento del prof. Canio Lagala di Venosa. Ad organizzare questa giornata è stata l'associazione 14 Giungo, attiva, ormai da anni, nella promozione di eventi culturali e musicali. 


La forte connotazione sociale e politica che la contraddistingue ha portato l'associazione ad occuparsi anche di temi come quelli tenuti dal prof. Tridico. Tanta gente presente, soprattutto giovani. Davide Cassese, studente di Economia, Università di Pisa, componente dell’associazione “14 giugno” ha tracciato un bilancio di questo incontro: “Ci ha fatto piacere discutere alla presenza di un folto pubblico un tema molto delicato e vedere anche un certo interesse. Un ringraziamento speciale va al prof. Canio Lagala e al prof. Pasquale Tridico - che ha reso una presentazione complicatissima, ma nella sostanza comprensibile a tutti, ricevendo gli elogi di tutti. 


La giornata è stata incentrata sull'analisi economica e storica, della distribuzione del reddito. Il prof. Tridico dopo aver presentato il libro dal titolo "la disuguaglianza nel capitalismo finanziario" al Senato della Repubblica e in diverse università italiane e straniere, è stato ospite nella nostra cittadina per indagare quali sono le determinanti di questa disuguaglianza dei redditi. Principalmente si ritiene che, oltre al ruolo della tecnologia e dell'ingresso nel mercato di economie come la Cina e l'India, sia stata l'implementazione di politiche specifiche e la fede cieca nei meccanismi autoregolativi del mercato a causare una iniquità nella distribuzione del reddito. Su tutte quelle politiche che hanno determinato il miglioramento della situazione dei più ricchi, detentori del capitale, rispetto a quella dei più poveri, i lavoratori. L'implementazione di riforme che hanno puntato a ridurre i gradi di protezione e tutela del lavoro, la detassazione dei profitti e l'avvento della tecnologia hanno ridotto il "potere contrattuale dei lavoratori" causando una caduta della quota salari sul Pil dagli anni ‘70 ad oggi di un valore rilevantissimo e l'aumento della quota dei profitti. Riteniamo che una distribuzione a favore dei ricchi sia da ripensare perchè, oltre a motivi etici, ci sono delle ragioni empiriche che spiegano che questo genere di politiche abbia solo alimentato la disparità, aumentato la disoccupazione e ridotto le potenzialità del dell'economia. In più, le riforme del mercato del lavoro che puntano a rendere più flessibile il mercato del lavoro non hanno avuto, come molti economisti avevano dimostrato con ricerche scientifiche, come risultato quello di aumentare l'occupazione e favorire la crescita. La precarietà e la mortificazione della condizione del lavoratore non sono le ricette giuste per far ripartire l'economia. E' necessario puntare su un sistema di investimenti pubblici che sostenga la domanda e l'occupazione". 

Lorenzo Zolfo

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