Grande successo per la seconda manifestazione “Vita da Campione”: folla di sorrisi, tripudio di palloncini volanti ed esultanza di bimbi scatenati hanno dettato l’andamento dell’intera Domenica sportiva Brose

La scorsa domenica si è replicato con grandi aspettative ed immensa soddisfazione l’evento sportivo e sociale “Vita da Campione”. L’evento marchiato Brose ha visto partecipi le famiglie dell’azienda lucana, la gioviale e grande rappresentanza delle Caritas capitaneggiata dall’amato Don Sandro, gli amici dell’associazione “Talucci Myriam Vulture”.



Alle ore 07:00 del mattino i cancelli del campo si sono spalancati per permettere ai fornitori di entrare nell’impeccabile campo dall’erbetta verde smeraldo e per far in modo che le ancelle fantasia e maestria creassero l’ineccepibile scenografia della favola: 



i palloni marchiati Brose hanno d’un tratto ricoperto saltanti e liberi l’intera area dell’evento, le colorate strutture di palloncini riportanti in corpo il logo aziendale hanno invaso gli spazi non ancora adorni, i grandi gazebi color bianco hanno creato la cara amica ombra per il ristoro delle sedute e il per rinfresco delle prelibatezze del catering viaggianti da carne alla brace a stuzzicherie farcite, a torta multipiano dal cioccolato straripante, a bicchieroni di frutta fresca sapientemente tagliata, a cupcakes da sogno sembranti finti; rappresentanti ognuno uno sport ed esibenti ciascuno una racchetta da tennis, una pallina da ping pong o un pallone da calcio.. 



I bambini, accolti nelle calorose e protettive braccia degli esperti e giovanissimi animatori, hanno trovato libero sfogo e creativa euforia tra gonfiabili giganti, giochi all’ultima sfida, salti da un campetto all’altro, da un diversivo sportivo all’altro, da un sorriso ad una fragorosa risata. 



Ma il ruolo da protagonisti e magici sceneggiatori è stato quest’anno ricoperto dai dipendenti Brose. I dipendenti Brose, calzate le scarpette chiodate all’ultima moda e indossate le variopinte divise da calcio tanto studiate e tanto agognate, sono scesi in campo e si sono battuti in un appassionato e divertentissimo torneo di calcetto. 



Otto le squadre presenti, otto le squadre dai nomi gioviali, sei le squadre della famiglia Brose, 1 la squadra del caro Don Sandro con i suoi “Ragazzi di Don Sandro” e una la squadra dell’associazione “Talucci Myriam Vulture” dal nome “Gli Amici della Brose”. 



I colleghi di ogni giorno hanno deciso di appellarsi in maniera creativa con sigle rifacentesi al lavoro di ogni dì, ed ecco quindi correre in campo le magliette chiamatesi “First” come i nostri principi aziendali, “Le Bilancelle” ovvero le strutture dove si poggiano i nostri prodotti, I Bowden 520 ovvero i cavi che ogni giorno le sapienti mani Brose lavorano, 500X e Renegade come le vetture portanti il carrier Brose, Alfa Team Veloce come la linea Alfa che odiernamente lavora per la vettura Giulia dell’ Alfa Romeo. 



L’innocente scopo di radunare tutti per una goliardica giornata è stato pienamente centrato, la pura volontà di ridere e scherzare insieme è stata esaudita, il desiderio di vivere in libertà ed armonia si è pienamente espresso in ogni singolo urlo di gioia, in ogni singolo paio di occhi orgogliosi, in ogni singola voglia di essere partecipi e presenti a quello che è stato uno dei tanti eventi Brose. 



Le squadre vincitrici che hanno visto i “Renegade” conquistare il secondo posto e gli “Alfa Team Veloce” salire sul gradino di terzi classificati, sono state premiate con originali coppe portanti nella loro targa un augurio speciale; le coppe hanno infatti inciso su di esse la frase “Primo torneo calcetto Brose Melfi”, e l’augurio di noi tutti è che giornate come queste, che tornei e gare sportive si susseguano all’infinito fino a non poter più indicare sulle future targhe il numero progressivo indicante l’evento. 



All’indomani della festa, le coppe sono state calorosamente avvinghiate e gelosamente posate proprio sulle linee produttive delle squadre vincitrici, l’intento dei vincitori era infatti quello di aver i trofei costantemente sott’occhio. 



All’inizio il tentativo di spostare i premi nella vetrata sala riunione è stato guardato di sott’occhio dai primi classificati, i quali hanno poi subito metaforicamente ceduto i trofei perché posto migliore non vi è per custodirli se non che il posto visibile a tutti. “I trofei sono stati infatti posizionati dietro la vetrata principale della meeting room disposta direttamente sullo shop floor in modo da rendere visibile a tutti e dico a tutti i simboli della vittoria, gli emblemi dei nostri principi, la rappresentazione di una giornata impressa nel nostro cuore, il segno della nostra essenza. 



Ed ecco che guardandoli si respira ancora quell’euforia dell’evento appena trascorso e quell’irrefrenabile voglia di replicare il tutto appena possibile” - commenta il Dott. Di Battista, direttore dello stabilimento Brose Melfi. 



“Le foto scattate sono state migliaia, i video girati hanno filmato ore ed ore di aggregazione, gli attimi immortalati sono decine di decine ed ora che mi trovo di fronte all’arduo compito di scegliere la foto ricordo dell’evento 2017,- commenta l’organizzatrice la Dott.ssa Samantha Salvia, -non posso che scegliere quella che a breve rapirà i vostri occhi e farà trepidare il vostro essere: 



Una scritta su un campo, una parola, una gigantografia del nostro logo aziendale…cinque lettere sfavillanti dalle tinte diverse..vi chiederete cosa ci sia di tanto bello o strano in questo..ebbene..osservate bene l’immagine…quella parola è formata da persone, è formata da me e te creante il noi, è formata dagli appartenenti alla famiglia Brose, da quelli appartenenti che come minuscole formichine hanno dato vita nell’insieme a qualcosa di strepitoso”.





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