Barile 29 giugno 2017. Si rinnova il rito arbereshe dal 1730: "Il Battesimo delle Bambole" a cura dell'associazione "Intercultura"

Ritorna, secondo l’antica tradizione, la cerimonia laica del “battesimo delle bambole” (Puplet e Shenjanjet) nella festività di San Pietro e Paolo ( si rievoca il 24 giugno, a causa del brutto tempo, posticipato al 29). Per iniziativa dell’Associazione Intercultura presieduta dal’insegnante Giovina Paternoster con la collaborazione del coreografo Robert Lani (un albanese trapiantato
e ben integrato a Barile da circa 30 anni, creando l’associazione Intercultura) e di numerose famiglie e giovanissime in costume tipico arbereshe. Bambini ed adulti nel piazzale della stazione si sono dati appuntamento. E’ un’antica tradizione arbereshe, le bambine formano delle coppie, vicino ad una rampa di scale in pietra. In ogni coppia vi è una con una bambola confezionata appositamente per questa circostanza. Sono bambole ottenute avvolgendo delle fasce e pannolini per neonato attorno al manico di un grosso mestolo di ferro o di alluminio. 


La testa è la calotta sferica riempita di stracci e avvolta da un panno bianco con il viso dipinto sulla parte convessa. Cuffiette di lana, camiciole, magliettine, bavaglini e sacchetti porta infante completano l’abbigliamento delle bambole. 


A turno le bambine madri depongono a terra, con gran cura, come se si trattasse di neonati in carne ed ossa, le bambole-figlio collocandole subito sotto il primo gradino della scala di pietra e saltano per tre volte ogni volta pronunciando, cantilenandola, la seguente formula: “Pupa de San Giuanni Battizzami sti pann Sti pann so’ battezzate Tutti cumpari e cummari sime chiamate”. Il rito finisce in questo modo:si prende la pupattola e la bacia, quindi la comare bacia la bambina- madre consegnandole la figlia”. 


Dopo questa cerimonia arbereshe, tramandata fin dal 1730, tutti festeggiano mangiando dei biscottini e ballando con sottofondi musicali di canzoni arbereshe. 

Lorenzo Zolfo

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