San Cataldo (Bella) maggio 2017. Una festa patronale col botto.Antonello Venditti entusiasma le migliaia e migliaia di persone giunte da ogni parte della Basilicata

Un piccolo centro, a pochi passi da Bella e Muro Lucano, San Cataldo, all’attenzione di migliaia e migliaia di persone, col concerto di Antonello Venditti, alla chiusura della festa patronale dello scorso 10 maggio.Due ore e mezza di spettacolo con l'intramontabile cantautore romano che ha suddiviso il suo concerto in due parti: La 1^ parte i brani di una volta: Sara e Lilly, Sotto il segno dei pesci;
"Ci vorrebbe un Amico"," Notte prima degli Esami". "Giulio Cesare", "Piero e Cinzia"Una 2^ parte, con brani più recenti:" Dalla pelle al Cuore",Roma Capoccia, Le cose della vita, Indimenticabile, Forever, Amici mai, Ogni volta, “Alta Marea”, “Come un vulcano”, “Benvenuti in paradiso”, “In questo mondo di ladri”, “Allora canta” e “Ricordati di me”. Si è presentato dicendo: "Benvenuti da tutta la Basilicata, questo è un concerto di poche parole, ma di tanta musica. Ci sono delle canzoni che rimangono nella pelle. Devo ringraziare per questo freddo, se non ci riscaldiamo insieme il concerto non riesce. Come fate a stare tutto l'anno con questo freddo? 


Ho deciso di non esibirmi più solo negli stadi, ma anche in luoghi accoglienti, come questo piccolo centro lucano, che ha dimostrato di avere un comitato festa all'altezza". 


Durante il concerto, Venditti ha dedicato una canzone a Borsellino-Falcone e Alberto Sordi e verso la fine del concerto ha regalato il suo cappello ad una fan-disabile, che sotto il palco, per tutta la durata del concerto, cantava tutte le sue canzoni. 


Tanti i fan, giunti da ogni parte non solo della Basilicata, ma dalle regioni limitrofe. 


Grazia Cassano da Foggia non ha voluto mancare a questo appuntamento musicale. Da Ginestra (Gaetano), Ripacandida (Rocco, Donato), Rionero in Vulture (Antonio e Ermanno), Pietrapertosa (Mirko Placella) 


hanno avuto parole di elogio per questo centro di solo 900 abitanti: “una piccola comunità che ha dimostrato, quando c’è coesione ed unione, si può permettere di far giungere anche cantanti famosi. Che serva da lezione ai grandi centri della Basilicata!”. 

Lorenzo Zolfo


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