Rionero, convegno dalla FIDAPA in onore di Rosita Melo


Grande partecipazione di pubblico in occasione della Festa della Donna. 
di Pino Di Lucchio 

In occasione della Festa della Donna, la locale sezione della FIDAPA di Rionero ha voluto dedicare un convegno a una figura femminile molto famosa all’estero ma sconosciuta in Italia e specialmente qui Rionero, dove ha avuto le sue origini, ROSITA MELO. In verità la famosa pianista e compositrice non era del tutto sconosciuta ai rioneresi essendo stato pubblicato, sul settimanale Controsenso del 22 ottobre 2016, un ampio e documentato articolo (un’itera pagina), corredato di diverse foto, a firma del giornalista Michele Traficante.

Rosita Melo è la prima donna di fama mondiale compositrice. Nasce a Montevideo, Uruguay, il 9 luglio del 1897. E’ figlia di due emigranti italiani: Michele Mele e Rosa Luciano. Il suo vero nome è Rosa Clotilde Mele. Il convegno, coordinato dalla Presidente della FIDAPA di Rionero, Marica Paolino, ha visto la partecipazione del consigliere regionale Carmine Castelgrande, della vicensindaca di Rionero, Maria Pinto, della presidente del Consiglio Comunale, Rossella Brenna e dell’assessora della Cultura, Teresa Di Lucchio, che hanno iniziato i lavori con i saluti istituzionali. 


Il consigliere regionale Carmine Castelgrande ha ricordato l’importanza del Museo dell’Emigrazioni di Castel Lagopesole, dove sono conservate le testimonianze di Rosita Melo e altre figure celebri lucane che si sono distinte all’estero. 


Maria Pinto ha elogiato la presenza femminile nel Consiglio comunale di Rionero e l’importanza della Presenza Rosa in politica senza nessuna forzatura. Teresa Di Lucchio, ha parlato del ricco programma organizzato dall’Amministrazione comunale in occasione della Festa della Donna. Ha poi presentato due libri, uno distribuito gratuitamente, guida della città di Rionero in Vulture, un altro, un fumetto per le scuole “Rita Levi Montalcini, una donna di frontiera promosso dal Senato della Repubblica. Rossella Brenna, ha ricordato l’impegno, già preso in precedenza, di intitolare una strada in onore di questa donna insigne donna lucana. 


Un’ampia relazione su Rosita Melo è stata tenuta da Maria Albano, Commissaria Regionale Pari Opportunità. Maria Albano ha avuto modo più volte di studiare la celebre figura lucana, anche in terra Argentina. Grazie alle ricerche effettuate, anche, presso l’anagrafe di Rionero in Vulture ha scoperto che i genitori di Rosita Melo: Michele Mele (nato a Rionero il 21 agosto 1852) e Rosa Maria Luciano (nata a Rionero il 1 Luglio 1856) si sposarono il 1° Luglio 1875. Emigrarono in America con un figlio, Giovanni, nato il 4 marzo 1876. 


Nel 1899, i coniugi Mele cambiarono residenza spostandosi da Montevideo, che presentava poche prospettive, a Buenos Aires, una metropoli in piena espansione. Grazie a un certo benessere della famiglia i Mele si stabiliscono nel quartiere residenziale di Flores. Rosita ha mostrato presto di essere straordinariamente portata per la musica e già a quattro anni d’età riusciva a suonare il piano. 


Nel tempo, pur non tralasciando gli studi, ha continuato ad applicarsi alla musica e, a soli quattordici anni, compone il suo primo vals (un tipo di tango che si ispira ai tempi del valzer viennese): “Desde el alma” (“Dall’anima”). 


Senza saperlo, aveva composto quella che sarebbe stata la sua opera principale e che segnerà tutta la sua vita. Il 23 Febbraio del 1922 sposa il poeta e scrittore Víctor B. Piuma Velez, un impiegato ministeriale ma con l’animo di artista. Rosita nel frattempo si diploma come insegnante di pianoforte e debutta come concertista, benché la sua vera passione resti la composizione musicale. 


I coniugi Piuma hanno tre figli: il primo muore neonato, ma le due figlie Hebe Lia ed Emilce Susana crescono e obbligano la madre a occuparsi della famiglia, senza tralasciare la composizione. La notorietà internazionale arriva nel 1948, quando “Desde el alma” viene inserito in un film di grande popolarità. 


 “Pobre mi madre querida” con Emma Gramatica. Se questo è stato il suo brano più conosciuto, Rosita Melo compose musiche tutta la vita, ma molte delle sue opere restano poco note, come oscurate da una delle “icone” del tango. Victor e Rosa si spengono nell’ora più triste della storia dell’Argentina. Dopo una breve parentesi nel 1973-74, Juan Domingo Perón viene cacciato definitivamente e i militari prendono il potere iniziando una brutale dittatura che colpisce in particolare gli intellettuali. In quello stesso anno, il 28 giugno, muore Victor. 


Rosita Melo passerà gli anni della sua vecchiaia nel barrio di Flóres, spegnendosi all’età di 84 anni il 12 agosto 1981. Le conclusioni della manifestazione sono tratte dal consigliere Regionale Aurelio Pace, nuovo presidente della Commissione regionale dei lucani nel mondo. Aurelio Pace ha ricordato l’azione che svolge la sua commissione per il recupero della memoria di migliaia di lucani che sono immigrati nel mondo e del loro contributo nella società, nella cultura e nella scienza. 


L’augurio è che Rionero in Vulture non dimentichi Rosita Melo e che ci siano nuove occasioni per celebrare una nostra protagonista femminile della musica e della cultura nel mondo e che sia un modello di creatività e tenacia per le nuove generazioni.


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