Maschito. Padre e figlio arbitri di pallavolo. Hanno arbitrato nei giorni scorsi a Genzano di Lucania una partita Under 16 femminile

Non succede tutti i giorni di vedere all’opera un genitore ed un figlio fare la stessa cosa nel campo dello sport. E’ successo nei giorni scorsi a Genzano di Lucania.Per la prima volta in un campionato Fipav regionale a dirigere una gara di pallavolo under 16 femminile tra il Genzano Volley e Venosa Volley, sono stati un padre e suo figlio, De Biase Abramo 1° arbitro e De Biase Antonio 2° arbitro, di Maschito. Tutto nasce dalla passione del papà Abramo per lo sport, ha fondato la Polisportiva Maschito, una società che ha abbracciato più sport e che per prima ha portato la pallavolo nel piccolo centro arbreshe di poco piu’ di 1500 abitanti.
Ha poi, iniziato ad arbitrare 9 anni fa, coinvolgendo il figlio Antonio che accompagnava il padre nelle varie trasferte regionali, fino a seguirne le orme nell’arbitraggio. La pallavolo è considerata dal genitore, uno sport nobile e sano, perché ci dice Abramo “in questi anni ho incontrato tante società, dirigenti e atleti,con loro il clima è rimasto sempre disteso, non ci sono strascichi delle contestazione nel dopo gara. Quando andavo ad arbitrare e Antonio mi seguiva era inevitabile per me pensare che un giorno avremmo potuto arbitrare insieme. Poi con l’apertura delle nuove iscrizioni al corso per arbitri FIPAV Basilicata, Antonio ha deciso di frequentarlo, meravigliandomi per questa scelta”.Non solo unico caso in Basilicata di padre e figlio arbitri di pallavolo, Antonio, appena sedicenne, è oggi il più giovane arbitro Fipav lucano.“Contento di questa nuova avventura sportiva che ho iniziato a percorrere - ci dice il giovane arbitro.La pallavolo per me è iniziata con il mini volley a Maschito, mai pensando che un giorno avrei diretto una gara.La mia prima gara è stata emozionante ed intensa visto che le due compagini si sono affrontate con un bel gioco e hanno concluso la gara al 5° set”.Un padre che è riuscito a infondere il valore del rispetto delle regole al figlio e un ragazzo di sedici anni che ha intrapreso un percorso diverso da quello di tanti coetanei rivolti a emulare campioni ricchi e famosi. 

Lorenzo Zolfo

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