ENZO CERVELLINO, L’UOMO, LO STUDIOSO, IL POLITICO


Una vita dedicata alla Scuola, alla Società civile e alla Cultura.
di Michele Traficante

Nel 12° anniversario della scomparsa, del compianto prof. Enzo Cervellino, 20 marzo prossimo, un nostro ricordo per i posteri. Intensa e proficua è stata la sua attività di studioso, di uomo di scuola e di politico. Ne tracciamo un sintetico profilo.
Enzo Cervellino (1919 – 2005) è stato promotore e artefice dello sviluppo del Vulture e della Basilicata negli snodi più significativi, dalla scuola alla politica, dalla sfera religiosa a quella sociale e culturale.
Da buon lucano sente l’appartenenza alle radici e, pur vivendo ad Anticoli Corrado, dove acquisisce stima, precettore di Fausto Pirandello, figlio di Luigi, e dei famosi pittori Gaudenzi, e gli apprezzamenti di Ispettori della P.I., abbandona la vita romana, colma di gratificazioni per ritornare e contribuire alla ricostruzione della Lucania.



Lo anima la passione politica, fondata sul concetto del dovere che emerge dalle tappe politiche:
Sindaco regionale del M.F.E. (1950), Consigliere nazionale, Membro del Comitato Direttivo Nazionale del Federalismo Europeo (1955 e 57), nel cui ambito conobbe Camus, Orwell e strinse rapporti di amicizia con De Gasperi. Segretario Provinciale della D.C. (1953) vive intensamente la politica come riscatto delle genti lucane e Assessore Provinciale alla P.I. e Turismo (55-60) intensifica ampiamente, come da atti-Archivio di Potenza, la viabilità in una terra dissestata, predisponendo contributi per il recupero dei beni archeologici a Vaglio, Pietragalla, Venosa e proponendo la costruzione della funivia di Monticchio, realizzata per promuovere il decollo del Vulture.
Uomo di scuola è invitato nel 1945 dal Comitato per l’istituenda scuola media, di cui era presidente Raffaele Ciasca, da Venosa a Rionero per istituire la scuola Media di Rionero di cui diverrà animatore, organizzatore, preside e docente, gettando le fondamenta e organizzando, come preside, anche scuole del Vulture: Barile dal 1961 al 63, Atella 1961/66, San Fele 1963/65.  Si fa interprete delle esigenze di elevazione della comunità con l’istituzione del Ginnasio nel 1947-48, di cui assume la presidenza, annesso alla scuola Media Granata, come si evince dal manifesto a firma di Enzo Cervellino, d’invito all’iscrizione alla Scuola Media-Ginnasio. Nel 1950 nasce l’Istituto Magistrale e precisa Ciasca nel suo Discorso d’Inaugurazione, “Della fondazione dell’Istituto Magistrale è doveroso rendere subito un pubblico riconoscimento agli iniziatori, ai pionieri, ai sostenitori della vigilia. Lo devo anzitutto al Preside Prof. Enzo Cervellino del quale abbiamo preso ad apprezzare le peculiari doti di lavoratore silenzioso ma tenace, agile e duttile nell’affrontare e risolvere problemi non facili di ambiente, di uomini e di cose”. La battaglia per l’istruzione continua negli anni di Cervellino sindaco con l’Istituzione in Rionero del Ginnasio Statale nel 67 e del Liceo Statale nel 69 (delibere 68/69 Consiglio Com.), dell’Istituto d’Arte e sezione dell’IPIA di Melfi.
Sindaco di Rionero dal 1966 al ‘70 ha contribuito alla crescita del paese: primaria è stata la progettazione e costruzione dell’Ospedale, come da delibere del 1967 e dall’atto deliberativo del 1969, che ha segnato l’avvio dei lavori. Negli stessi anni, di fronte alle rivendicazioni del suolo da parte dei Catena per  precedenti inadempienze contrattuali, realizza la villa “Giulia Catena”, il sacrario dei trucidati del nazifascismo, il monumento al generale Cappiello e getta le premesse del processo di tipizzazione dei vini del Vulture. Significative sono la corrispondenza con gli Alliata eredi diFortunato, la delibera di acquisto del patrimonio librario Fortunato, la delibera acquisto
mobili-quadri per una pinacoteca e la realizzazione nel 70 di un Congresso Nazionale Studi Danteschi, con illustri presenze di U. Bosco(Università Roma),di R. Wis (Università di Helsinki), A. Pérard (Università di Parigi), da Michele Pinto, Viaggio nella storia di Rionero in Vulture, p.255.
Sindaco nel 1981 fa erigere un busto a Fortunato nel giardino del palazzo,  continuando il Premio Fortunato come presidente del Centro Studi Meridionalistici Fortunato dal 1986 e promuovendo(1990) una Scuola Superiore di Studi storici Fortunato con  bando in triplice lingua ed illustri personalità europee. Consigliere Regionale (1970/75) partecipa intensamente al processo di nascita della Regione; primo assessore regionale alla cultura, precorre i tempi, sostenendo una riforma in toto della scuola, il diritto allo studio contro il concetto statalistico di assistenza scolastica. Come precisa lo storico Michele Strazza nel 71 il Consiglio regionale approva un disegno di legge, da inviare al parlamento, sull’Istituzione dell’Università in Basilicata su impulso di Cervellino, che Presidente della VI Commissione Consiliare nel 73 articola la proposta dell’Università Lucana.
Sindaco di Rionero nell’80 si pone l’obiettivo del completamento dell’ospedale e di fronte ai punti di vista orientati a un ospedale generale di zona, egli sostiene con lungimiranza la scelta di un centro mono specialistico di ricerca medico-scientifica, oggi CROB.
Interessante la delibera di giunta dell’80 dell’amministrazione Cervellino di aprire nel Palazzo Fortunato un museo archeologico con reperti di torre degli Embrici, non portata a compimento dalla successiva amministrazione forse a causa del terremoto.


Nell’ambito religioso egli svolge ruoli rilevanti: Presidente Nucleo Laureati Cattolici dal 1946 al 67, Dirigente U.C., Presidente Diocesi di Melfi, Presidente Regionale UCIIM dal 1950; la ricca corrispondenza con tanti vescovi, le pubblicazioni sono segno di un progetto di evangelizzazione culturale.
Presidente Lions dota il comune di Rionero di un Centro per disabili; istituisce (1998) l’Università delle tre età che dedicata a Enzo Cervellino alla sua morte continua a essere sul territorio polo di cultura.
La cultura dello scrittore si manifesta nella silloge di dieci libri, nell’ampia pubblicistica e periodici da lui diretti o coordinati: Nuove Cronache Lucane; L’Informatore del Vulture; L’Osservatore del Vulture (1983-88). Molteplici le onorificenze e rilevanti gli incarichi provinciali e nazionali.
La Scuola Media Granata, riconoscendo a Cervellino il merito di aver contribuito alla fondazione della scuola, ha scoperto nel 2011 un bassorilievo con la sua effigie. L’Amministrazione Comunale ha intitolato il piazzale, dove si erge il busto di Granata, Largo Enzo Cervellino. Nell’Auditorium del CROB una targa è stata apposta dal Presidente della Regione Pittella e dal Direttore Generale Cugno, con una significativa cerimonia d’intitolazione dell’auditorium a Enzo Cervellino, Uomo di cultura e di scuola…politico di vaglia nella Basilicata.
La sua vita trova ricostruzione storica nel testo Humanitas, Fides et Cultura in Enzo Cervellino di Giuseppina Cervellino, edito da CalicEditori, ricco di fonti documentali e autorevoli testimonianze.

E’ doveroso, per gli immemori, ricordare un uomo che tanto ha dato a Rionero in Vulture e non solo.

Commenti

  1. Il testo di Giuseppina Cervellino andrebbe diffuso a più livelli tra quanti hanno a cuore la storia recente delle trasformazioni socio-politiche dell'area Nord /Basilicata, a coloro che si accingono ad intraprendere percorsi di "impegno" agli studenti ed agli adulti che aspirano ad essere promotori di crescita

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