UNA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL "CONSORZIO TEATRI UNITI DI BASILICATA", DINO QUARATINO SULLA POLEMICA LEGATA ALLO SPETTACOLO PER RAGAZZI “FA’AFAFINE”

"In qualità di presidente del "Consorzio Teatri Uniti di Basilicata", sono molto amareggiato per le polemiche che sta suscitando in questi ultimi giorni, lo spettacolo “Fa’afafine”, che abbiamo selezionato per la "Stagione di Teatro ragazzi 2016/17", da proporre in Basilicata".
Inizia così, la nota inviata oggi, dall'Ufficio Stampa del "Consorzio Teatri Uniti di Basilicata", a firma di Roberta Pecora, a nome del presidente del "Consorzio TUB", Dino Quaratino, che aggiunge - da circa 10 anni il cartellone dedicato al pubblico più giovane "Di fiaba in fiaba" è sempre stato un vanto delle nostre proposte culturali, dove con la massima attenzione e accuratezza selezioniamo da una ricca offerta teatrale nazionale gli spettacoli che riteniamo di massimo pregio e qualità, compreso i linguaggi per le varie fasce di età e tenendo fede, sempre, al nostro obiettivo, che è quello di accompagnare i giovani spettatori nella trasformazione da pubblico adolescente a spettatori attivi. Criteri che abbiamo rispettato anche nella selezione dello spettacolo “Fa’afafine”, prodotto dal "CSS Teatro Stabile di Innovazione" del Friuli Venezia Giulia e dal "Teatro Biondo" di Palermo, rivolto ai ragazzi dalla fascia di età compresa dagli 8 ai 16 anni. "Lo spettacolo che sta girando l'Italia dal 2014 - prosegue Dino Quaratino - oltre all'apprezzamento del pubblico, ha ricevuto i migliori riconoscimenti della sua categoria, vincitore "Eolo Award 2016" come miglior spettacolo Teatro Ragazzi e Giovani, vincitore "Premio Infogiovani" al "Fit Festival Lugano 2015", vincitore "Premio Scenario Infanzia 2014" e soprattutto ha ricevuto il Patrocinio ufficiale di "Amnesty International Italia", "per aver affrontato in modo significativo, un tema particolarmente difficile a causa di pregiudizi ed ignoranza, rappresentando con dolcezza il dramma vissuto oggi da molti giovani". Lo spettacolo, attraverso una perfetta mescolanza di ironia e adesione emozionale, narra la storia di Alex, un bambino, interpretato da Michele Degirolamo, che non ha ancora deciso se essere maschio o femmina, un racconto trattato con leggerezza e innocenza fanciullesca". Purtroppo in Basilicata - prosegue il direttore del "Consorzio Teatri Uniti di Basilicata" - lo spettacolo ha trovato le porte chiuse al "Teatro Ruggero" di Melfi e al "Cineteatro Don Bosco" di Potenza, dopo la dichiarazione del Vicario Pastorale del Clero dell'Arcidiocesi di Matera-Irsina, Monsignor Filippo Lombardi, che ha lanciato l'appello alle famiglie e agli insegnanti "di non portare i ragazzi allo spettacolo per non rischiare di inculcare dubbi o accendere desideri che possano nuocere a un sano percorso educativo". "Dal mio punto di vista - e conclude la sua dichiarazione Dino Quaratino - come operatore culturale, pur non condividendo, rispetto la scelta delle comunità, ma ritengo che questo spettacolo, potrebbe essere, invece, un'ottima occasione per aprire una discussione nella scuola e nelle famiglie, su una tematica molto attuale, legata al genere e all'identità sessuale, per apprendere qualcosa in più sull'argomento e aprire meglio i nostri orizzonti nel tentativo di abbattere il sessismo e l'omofobia. Lo spettacolo è stato annullato a Melfi, inizialmente previsto l'11 marzo, a Potenza, e fissato per il prossimo 10 marzo, in pomeridiana, alle 18.30, in un luogo ancora da definire, mentre a Matera è confermato per lunedì 13 marzo, in matinée per le scuole, presso l'Auditorium R. Gervasio". 

di Rocco Becce robexdj@gmail.com

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