CONFESERCENTI: FIDUCIA CONSUMATORI SULL’OTTOVOLANTE

"La fiducia dei consumatori non si consolida e continua a viaggiare sull'ottovolante", afferma la Confesercenti, secondo cui l'eccezione negativa delle imprese della distribuzione commerciale rappresenta "un segnale preoccupante, che dimostra il persistere delle difficoltà del commercio".
L'analisi dell'Ufficio Economico Confesercenti sottolinea che "il clima di fiducia dei cittadini-onsumatori diminuisce infatti quasi di un punto, trainato verso il basso proprio dal peggioramento dell'opinione e delle attese degli italiani sulla situazione economica del paese. Una valutazione che sembra integrarsi con quella delle imprese del commercio al dettaglio, unico comparto in cui scende il clima di fiducia, -4 punti, con accentuazione negativa delle grandi imprese, -5, rispetto alle piccole, -1. Emerge dunque, ancora una volta – è il commento di Prospero Cassino, presidente Confesercenti Potenza - un quadro stagnante o di debolezza del mercato interno e del commercio di beni in particolare; a contribuire invece al recupero di fiducia del complesso delle imprese, in crescita di due punti sul mese scorso, oltre ai servizi di mercato, legati o alle imprese o al turismo, sono infatti soprattutto le costruzioni, aiutate dalla ripresa del mercato immobiliare e dagli incentivi alle ristrutturazioni e, in misura minore, il settore manifatturiero, che sembra avere incamerato la lieve ripresa dell'export". Per Confesercenti "servirebbero dunque interventi mirati a sostengo del mercato interno e il commercio, anche considerando che i consumi sono i principali responsabili della crescita del nostro pil; ma per arrivare a un consolidamento definitivo del clima di fiducia occorre fare di più. Se infatti è evidente che i gravi eventi dell'ultimo periodo abbiano inciso, continuiamo però anche a scontare i problemi di fondo del Paese, dall'eccesso del carico fiscale, la cui lieve riduzione non sembra essere stata avvertita dalla gran parte degli italiani, a un quadro di profonda incertezza politica ed economica che ancora impedisce un pieno recupero della fiducia di imprese e consumatori". Il dato odierno sulla dinamica dei prezzi – afferma in una nota l’Ufficio studi economici di Confesercenti – pari a 0,2% rispetto a dicembre e 0,9% rispetto a gennaio 2016 è ancora una volta, come sottolinea anche l’Istat, determinato dalle “componenti più volatili”, ovvero beni energetici non regolamentati e alimentari non lavorati che, come noto, hanno subito pesanti effetti negativi dalle pessime condizioni meteorologiche delle scorse settimane. E – aggiunge Cassino - neanche i saldi di fine stagione sembrano, in questo senso, aver riscaldato i consumi: il quadro delineato è, purtroppo, ancora una volta di pesante incertezza economica e politica che frena il recupero della fiducia da parte di famiglie ed imprese. Il Paese, in queste condizioni, non è in grado di sopportare una ulteriore sottrazione di risorse per la crescita e l’occupazione, così come le misure annunciate dal Governo sul fronte di un possibile aumento delle accise e dell’IVA per finanziare il deficit: sarebbero un colpo mortale per l’economia”.

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