PARI OPPORTUNITA’: COORDINAMENTO P.O. UIL, UN TAVOLO DI LAVORO COMUNE

Il Coordinamento P.O. Uil di Basilicata condivide ampiamente le quattro tematiche (Formazione, Lavoro, Immigrazione e Salute) che la Crpo intende sviluppare nell'annualità 2017, tematiche che tutte le donne e le associazioni che operano per il raggiungimento della parità tra i sessi intendono sostenere. Il Coordinamento P.O. Uil di Basilicata pertanto chiede alla Crpo l'unione degli intenti, delle esperienze e delle risorse di tutte le associazioni che operano in tal senso affinché il raggiungimento degli obbiettivi diventino più efficaci.
Bisogna formulare un tavolo di lavoro comune (oggi si rende più necessario di ieri) se si vuole veramente iniziare ad abbattere tutte le discriminazione esistenti tra uomini e donne. Prima fra tutte quella di salario. Le donne guadagnano in media nell’Ue il 16 per cento in meno dei loro colleghi maschi. Le cause del compenso diseguale sono varie: mancano le donne in determinate professioni, in determinati settori e ai livelli più elevati della carriera. Inoltre le donne interrompono o riducono la loro attività lavorativa più frequentemente e più a lungo che gli uomini per motivi familiari. Ci sono però ancora anche casi di discriminazione diretta nei quali le donne sono pagate meno per lo stesso lavoro di pari valore. Questa discriminazione si ripercuote, più avanti nella vita, nel divario specifico tra le pensioni. E che la ripresa mostri segni di fragilità lo conferma l'ultimo Rapporto Italia dell'Eurispes, con un italiano su quattro che ammette di sentirsi povero e le famiglie sempre più in disagio. Una situazione che si scarica in maniera più dura sulle donne che devono far bastare l’entrata mensile, in gran parte monoreddito, per le spese necessarie alla famiglie e soprattutto ai figli. Tra i diversi fattori che spingono verso uno stato di povertà c'è soprattutto la perdita del lavoro. Ma in generale è la condizione di instabilità in cui versano molti lavoratori italiani ad alimentare un certo grado di insoddisfazione. Il numero di precari – osserva ancora l'Eurispes sulla base dei dati Istat – ha raggiunto il massimo storico dal 1993. In aumento anche il part-time dell'1,8%, soprattutto tra le donne, con un'elevata incidenza di quello involontario sul totale degli occupati part-time. Infine, nella Legge di Bilancio è stato approvato l'emendamento che aumenta il congedo di paternità dagli attuali 2 giorni a 5 giorni di cui 4 obbligatori e 1 facoltativo a partire dal 2018. Tale misura diventa, dunque, strutturale e non più annuale. Proficuo, dunque, è stato il confronto del sindacato con il Governo che ha consentito di fare un altro passo avanti verso l'eliminazione degli ostacoli nei confronti del lavoro delle donne, affinché la condivisione della cura dei figli sia un obiettivo di interesse comune. Sono stati, inoltre, introdotti nella manovra economica il congedo per le lavoratrici autonome vittime di violenza e la prosecuzione nella sperimentazione dell'opzione donna sempre per le lavoratrici autonome. Previsto, infine, un aumento di 5 milioni all'anno per il triennio 2017/2019 del finanziamento del piano contro la violenza. Si tratta di misure importanti: primi passi verso la realizzazione di un modello di società civile più giusta, che favorisca le famiglie e sostenga le donne nel mondo del lavoro all’insegna della parità di genere e contro ogni forma di violenza. 

 Anna Carritiello, segreteria regionale UIL- Coordinamento Pari Opportunità

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