Gli ex alunni della classe 5^H hanno rivissuto
quel lontano anno scolastico 1974 -75.
di
Maurizio Nardozza
Era da un po’ che l’idea si era insinuata nella testa degli alunni della
5°H: ritrovarsi con il signor maestro per rievocare un periodo felice della
vita e ringraziarlo per aver rappresentato un riferimento per l’infanzia e una
guida sicura per l’approdo nel mondo della scuola. Qualche tentativo era stato
fatto in precedenza ma con scarsi risultati.
Non era facile recuperare i
riferimenti di alcuni dei ragazzi, ormai uomini maturi, che in discreta
percentuale, come troppo spesso accade a queste latitudini, hanno realizzato la
propria vita lontano dai luoghi natii. E’ stato solo grazie alla perseveranza
dell’alunno Giovanni Moretti, esperto di raduni della sua numerosissima
famiglia, coadiuvato da Peppino Traficante e assistito da Donato Grieco se alla
fine tanta fatica ha avuto buon esito il 30 dicembre 2016.
Il signor maestro Michele Traficante, ha accolto gli ex alunni nello studio
della propria abitazione, dove custodisce gelosamente il materiale didattico di
una vita dedicata alla scuola e le tante opere realizzate da scrittore
(pubblicati ben 5 volumi) e di bravo ed apprezzato giornalista decano del
Vulture-Melfese. Lì, con grande soddisfazione dei presenti, ha mostrato
l’intera raccolta dei “Giornalini della 5°H”, periodico settimanale realizzato
dall’intera classe con articoli e disegni (in sostituzione delle foto) dal
toccante sapore dei tempi passati. In fila ordinata, si è poi passati a
visitare la vecchia scuola, ormai dismessa, che oggi ha la funzione ugualmente
nobile di palazzo del volontariato, rievocando l’esuberante frequentazione
scolastica e i tanti aneddoti che l’hanno caratterizzata.
Una tappa al Palazzo
Fortunato (tempio della cultura) per una visita alla Biblioteca ”Giustino
Fortunato” con qualche foto ricordo; un giretto per il paese e poi tutti al
ristorante” La Pergola” per concludere la giornata con il pranzo dell’amicizia.
Particolarmente toccante il momento dell’appello del signor maestro con il
registro nella destra e la bacchetta, regalata e autografata dagli alunni per
l’occasione, nella sinistra. La bacchetta, protagonista indiscussa di un’epoca
in cui si educava, letteralmente, con il bastone e la carota, rievocata in
tutti i ricordi e trasformata, magicamente a riferimento nostalgico.
E’ stata comunque l’occasione per festeggiare, fra una portata e l’altra,
innaffiate dal buon aglianico del Vulture, l’antica amicizia e per qualche
riflessione più seria sull’importanza della scuola nella formazione
dell’individuo e la figura centrale dell’insegnante per la formazione delle
coscienze.
Un albero è forte e cresce robusto
se ha radici profonde. Così è stato fondamentale per i
ragazzi della 5°H quel percorso formativo, per gli strumenti che ha dato e
soprattutto la figura di quel signor maestro dall’aria mite ma dal piglio
deciso, dal sorriso accattivante ma dal comportamento autorevole, dalla
generosa disponibilità ma dalla severa coerenza.
E la magia della giornata ha prodotto l’illuminante risultato di
riconciliare la scuola, vista con ostile timore da tutti, con i ragazzi che ne
hanno riconosciuta l’enorme valenza, non solamente come luogo di formazione ma
anche, e forse soprattutto, come luogo di aggregazione in un momento della vita
in cui i fanciulli hanno la vitale, insopprimibile esigenza di stare insieme e
condividere anche l’aria che si respira.
Fra aneddoti, regali, risate, battute goliardiche, rievocazioni e momenti
d’immancabile commozione si è consumato questo entusiasmante raduno.
“Una bella giornata”. – ha commentato felice il signor maestro, Michele
Traficante –
“E’ stato commovente rivedere ragazzi che non vedevo da anni, cambiati
nell’aspetto ma con gli stessi limpidi occhi della fanciullezza. Sono felice
che abbiano apprezzato il lavoro svolto allora e spero che abbiano realizzato i
loro sogni”.
Felicità condivisa da tutti che, nel commiato, si sono dati appuntamento al
prossimo anno.
A conclusione della bella e indimenticabile giornata gli ex alunni, con
scienza e coscienza, hanno consegnato al loro carissimo signor maestro Michele
Traficante una pergamena, conferendogli ” la più alta onorificenza scolastica di
Principe degli educatori - Signore dei domatori – Gran maestro delle
bacchettate e riconoscenti
s’impegnano solennemente a tramandare ai posteri il modello didattico –
educativo – persuasivo che li ha forgiati come uomini”.
Che tempi, quei tempi, ragazzi! Che
tempra di educatore che ha lasciato negli alunni un’impronta indelebile del suo
“saper fare scuola”, vero maestro di vita e di saperi.
Come nei titoli di coda di un bel film, quelli che si guardano con piacere
quando si è soddisfatti di ciò che si è visto, questi i protagonisti della
bella iniziativa:
Maestro – Michele Traficante; Alunni (per sempre): Asquino Elio; Asquino
Nicola; Brenna Alfonso; Brescia Gerardo; Casolino Francesco; Esposito Giuseppe;
Fasanella Francesco; Frascolla Michele; Grieco Donato; Grano Giovanni;
Larotonda Donato; Larotonda Marco; Latorraca Nicola; Laurenza Antonio; Laus
Antonio; Libutti Pasquale; Manganelli Giuseppe; Moretti Giovanni; Nardozza
Gerardo; Nardozza Mauro; Pitoia Pietro; Placido Giuseppe; Ramunno Donato; Ramunno
Roberto; Recine Michele; Schirò Antonello; Traficante Giuseppe; Varlotta
Amerigo; Vitale Giuseppe.
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