Vulture-Melfese.Viabilità primaria. Oraziana: saltano tutti i tempi per la sua ultimazione. Una strada iniziata 30 anni fa!
Il Vulture-Melfese,
aspetta con impazienza la fine dei lavori della superstrada Oraziana, i cui
lavori sono iniziati circa 30 anni fa e dei 13,5 km da realizzare, sono stati
ultimati solo sei km. C’è chi ironicamente, questa strada la chiama"Rondo'
Oraziana", per le tante rotonde che si stanno realizzando sul tratto
Ginestra-Venosa. Intanto, sono saltati i tempi della sua apertura del tratto
Ginestra
(inizio rotonda nei pressi dell’ex fabbrica Arquati)- territorio di
Venosa (nei pressi della rotonda,quella storta per capirci!). di circa 4 km. La
sua apertura era prevista per l’inizio anno scolastico, vale a dire il 14
settembre. Il tratto di strada è completato, con tanto di strisce orizzontali e segnaletica verticale,
sono state eliminate perfino le cabine per i bisogni fisiologici degli operai!
Ma sembra (non è una novità per questa
imprevedibile strada!) (uso il condizionale!) che l'impresa che esegue i
lavori sull'ultimo tratto di strada (in prossimità di Venosa) abbia ordinato
( ma può farlo?) di far finire i lavori sull'ultimo tratto di strada (previsto
a metà novembre) in modo da poter aprire l'intero tratto ( di circa 8 km) o
manca la firma per il collaudo!. Se fosse, vero, i tanti automobilisti che ogni
giorno raggiungono la cittadina oraziana per motivi di lavoro, di salute e di
turismo, resterebbero allibiti.
Altri, dicono e questa notizia è più
attendibile, manca la firma di qualche ingegnere per il collaudo della strada
finita! Intanto, una docente di scuole superiori che da Potenza, raggiunge ogni
giorno Venosa, ha chiesto ad alcuni operai quando finiscono la strada. Ecco la
risposta ricevuta: " ...e che ne sappiamo!". Invece, del tratto
Ripacandida-Ginestra, della sua apertura, annunciata lo scorso 3 agosto, per
dopo ferragosto, si sono perse le notizie! Intanto gli automobilisti per
raggiungere Venosa devono viaggiare su una strada provinciale piena di insidie,
incrinature e buche, per la felicità dei carrozzieri!
Lorenzo
Zolfo
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