SOLIDARIETÀ. "L'ALBERO DI LUCA", UN EVENTO DEDICATO A LUCA ORIOLI, CONCLUSOSI A POTENZA

È stata una mattinata quella di domenica 23 ottobre, dedicata alla solidarietà, svoltasi a Potenza presso via dell'Unità d'Italia, di fronte al parco dell'Europa Unita, al rione Poggio Tre Galli, una cerimonia per piantare "L'Albero di Luca", dedicato a Luca Orioli, morto il 23 marzo del 1988, a Policoro, in provincia di Matera (Basilicata), in circostanze ancora misteriose, insieme alla sua fidanzata Marirosa.
All'iniziativa erano presenti il sindaco della città, Dario De Luca, la signora Olimpia Fuina Orioli, madre di Luca, Franca Coppola, presidente dell'associazione "Le ali di Frida" e l'Ufficio Servizi alla Persona del Comune di Potenza, che ha curato l'organizzazione. L'evento è iniziato alle ore 10.00, nella Chiesa di Santa Cecilia, al rione Poggio Tre Galli, con la Santa Messa celebrata in suffragio del giovane Luca, poi in seguito, intorno alle 11.00, gli ospiti si sono trasferiti nella sala conferenza della parrocchia di Santa Cecilia, dove ha preso la parola Franca Coppola, che ha delineato ogni minimo dettaglio sull'evento in programma, a seguire l'intervento del sindaco della città, Dario De Luca, e alcune letture da parte degli amici Carmen Ganci e Rocco Brindisi e alcune poesie declamate dall'attrice potentina, Isabella Urbano, dove sono stati ricordati degli emozionanti scritti di Luca nel suo libro "Il mio nome è Luca Orioli", una raccolta del 1981/1988, curata da Franca Coppola e Isabella Urbano, con alcuni interventi musicali del coro polifonico "Vox Populi", diretto da Paola Guarino. A seguire, ci si è trasferiti presso il luogo, nel quale era stato precedente piantato l'albero e scoperta una targa, posta proprio per ricordare il giovane scomparso, sensibile, studente brillante di giurisprudenza, presso l'Università Cattolica di Milano, allievo di don Giussani e seguace di "Comunione e Liberazione", impegnato in gruppi di volontariato, appassionato di musica e innamorato della propria Terra. Luca Orioli, aveva una grande passione per la scrittura, tanto da riuscire, nella sua breve vita, a scrivere centinaia di poesie di sorprendente maturità, di grande valore lirico e di intensa carica emotiva, poesie che, per i temi affrontati, la vita, la morte, la fede, la realtà sociale, l'amore, il dolore, le ingiustizie e per la profondità delle riflessioni che stimola, hanno rappresentato per la madre un punto di revisione dell'intero percorso di dolore, una spinta a trasformare la propria storia di sofferenza e solitudine in una tale capacità di accogliere il dolore degli altri e la propria lotta per il diritto alla verità, alla giustizia e per i diritti dei più deboli. La mattinata è terminata intorno alle ore 13.00, anche alla presenza di tante persone semplici che hanno saputo dare la propria solidarietà, in un momento così particolare, durante una giornata piuttosto uggiosa e forse anche di tristezza, ma allo stesso tempo di riscatto, e con tanto affetto per la mamma coraggio Olimpia, alla quale tutti, le staremo sempre accanto. 

Rocco Becce

Commenti