UIL: 2,5 MILIONI DI ORE CIG IN BASILICATA NEI PRIMO OTTO MESI 2016

Nei primi otto mesi del 2016 in Basilicata sono state erogate, complessivamente, circa 2 milioni 500 mila ore di cassa integrazione guadagni, di cui 1 milione 800 mila di straordinaria, 600 mila ordinaria e 100 mila cig in deroga, con una riduzione del 47,8 p.c. rispetto ai primi otto mesi del 2015. I lavoratori coinvolti sono 1804 (1316 per la straordinaria, 414 per l’ordinaria e 74 per
cig in deroga) con una riduzione di 1651 unità rispetto allo stesso periodo (gennaio-agosto) 2015. E’ quanto si rileva dall’ottavo Rapporto sulla cig del Centro Studi-Servizio Politiche Attive e Passive della Uil. Nella nota la Uil lucana evidenzia che il Jobs Act ha fissato nuovi e restrittivi limiti temporali alla durata della cassa integrazione e, in più, è stato aumentato il costo per le imprese che la “richiedono” rischiando, così, di far slittare verso la disoccupazione parte dei lavoratori coinvolti dai processi di riorganizzazione o ristrutturazione aziendale. Non abbiamo ancora superato il “tunnel” della crisi più profonda e siamo sempre impegnati a difendere a denti stretti da manovre di tagli - commenta il segretario regionale Carmine Vaccaro – gli ammortizzatori sociali, mentre il primo "tagliando " al jobs act non sembra produrre provvedimenti efficaci. L'intervento sui voucher, che continuano a cresce di oltre il 30% ogni anno, si limitano a un intervento che, se va bene, limita l'uso fraudolento dello strumento, ma non ne limita l'utilizzo alle piccole e brevi attività , come dovrebbe essere. L' intervento sugli ammortizzatori – continua - presenta una piccola buona notizia: la proroga della cassa integrazione straordinaria nelle aree di crisi complesse, ma non completa, in maniera chiara, l'intervento per quei lavoratori oggi senza reddito e che con la cassa in deroga, a risorse limitate, rischiano di non essere tutelati. Inoltre, la modifica dei requisiti per ottenere la NASPI , oltre ad escludere centinaia di migliaia di persone da una completa ed efficace tutela, allunga di un solo mese la copertura per alcuni lavoratori stagionali del turismo e delle terme. Troppo poco e, quindi, la partita si riapre. Noi crediamo, inoltre, che occorra intervenire non solo sul lato dell’offerta, ma anche su quello della domanda: gli imprenditori e lo Stato, datore di lavoro del pubblico impiego, abbiano consapevolezza che senza rinnovi contrattuali la domanda interna langue, le imprese che producono beni e servizi per il mercato interno chiudono, l’occupazione non cresce, l’economia non si riprende. E, in questo senso, anche la rivalutazione delle pensioni può giocare un ruolo importante. Le ricette applicate sino ad ora, purtroppo, non hanno dato i risultati sperati: insieme possiamo migliorare la rotta e accelerare il cammino verso lo sviluppo, unica strada per restituire speranze occupazionali ai giovani e raggiungere il traguardo dei 25mila nuovi posti di lavoro entro il 2020. Ecco perché’ la UIL – conclude Vaccaro - sosterrà, ai tavoli con il Governo, la necessità di interventi rapidi tesi a modificare norme che, con una troppo bassa crescita, penalizzano le lavoratrici ed i lavoratori.

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