TURISMO VERDE : ALLA RICERCA DEL NUOVO E DELLA RISTORAZIONE RURALE, TENDENZA ESTATE 2016 IN AGRITURISMO

Il caldo spinge le prenotazioni per la vacanza estiva, con gli oltre 150 agriturismi lucani (circa 1.600 posti letto) che fanno segnare complessivamente un +4 per cento delle prenotazioni per i mesi di luglio e agosto, anche se la situazione è “a macchia di leopardo” e varia molto da zona a zona. E’ la ristorazione comunque che sta facendo registrare un’impennata di richieste con il tradizionale tutto esaurito nei fine settimana.
A sottolinearlo è Turismo Verde Basilicata, agenzia agrituristica della Cia, riferendo che anche per la stagione turistica 2016 l’agriturismo rappresenta una delle tipologie più gettonate da quanti decidono di trascorrere qualche giorno di vacanza. L’andamento inizialmente “lento” delle prenotazioni per luglio è stato però recuperato grazie al last minute. Una tendenza sempre più presente, legata al fatto che la valutazione attenta delle condizioni meteo è divenuta un fattore determinante nella scelta della vacanza sulla spiaggia come in campagna. Così per la penultima domenica di luglio se i lucani appassionati del mare sono “tradizionalisti” - con i lidi di Metaponto al primo posto - per gli amanti della campagna, la tendenza è la ricerca del nuovo. Una tendenza – precisa Turismo Verde – che si spiega da una parte con la calura opprimente che spinge a lasciare la casa di città per andare in quella di campagna (chi non ce l'ha, l'agriturismo più vicino) e dall'altra di cibi freschi. La cucina agrituristica d'estate è profondamente diversa da quella delle altre stagioni. E' in fondo la “ricetta” della gastronomia contadina che segue la stagionalità e propone piatti solo con i prodotti di stagione. A beneficiare della corsa alla campagna è l’offerta agrituristica più vicina al capoluogo nel Melandro arricchita di recente dall’agriturismo” Il Cerro 1848″ di Picerno (S.da Convento Montagna). Sono soprattutto le aree rurali limitrofe al capoluogo – si legge nella nota – che esercitano un grande ruolo di attrazione per quella che abbiamo definito la “casa in campagna” dei cittadini, specie potentini. I piatti – dai tradizionali strascinati conditi con i cruschi o con i funghi, all'arrosto misto alla brace – sottolineano al “Cerro 1948” hanno rivisitazioni estive in modo da renderli più freschi, oltre ad utilizzare i prodotti dell'orto. Poi le escursioni nel bosco, i laboratori didattici e le donne possono imparare dalle agri-chef i segreti del mangiare bene contadino. La novità nella cucina degli agriturismi associati a Turismo Verde sono gli agri-chef, in gran parte donne, che propongono menù rielaborati come quelli della via Herculea. E Picerno è tappa obbligata dei menù rielaborati tra tradizione, storia, cultura e sapori. L’agriturismo diventa così – sottolinea Turismo Verde – il primo strumento di una narrazione in grado di veicolare e commercializzare meglio produzioni di qualità e territori. L’obiettivo è quello di promuovere il territorio attraverso il turismo, le produzioni agricole e le attività agroalimentari e mira a far sintesi tra chi, a vario titolo, si occupa di valorizzazione dei prodotti tipici. E' solo merito dei nostri operatori agrituristici come nel caso fortemente simbolico di Picerno l’aver recuperato e riqualificato le vecchie cascine, le masserie – aggiunge l’agenzia agrituristica della Cia - cioè molto del patrimonio edilizio rurale tutelando le peculiarità paesaggistiche. L’aver sostenuto le produzioni tipiche, di qualità, la biodiversità con il recupero di varietà antiche e le connesse tradizioni enogastronomiche, riscoprendo le vecchie ricette che in campagna si sono tramandate di generazione in generazione. Il bravo imprenditore, e la sua famiglia, i collaboratori, hanno la capacità e la professionalità per rendere più piacevole il soggiorno in agriturismo, nella sua accezione più classica, mettono subito a proprio agio gli ospiti: li aiutano nella scelta del piatto, descrivendo ogni singolo particolare degli ingredienti fin dalla loro produzione in azienda e nel territorio locale. L’operatore agrituristico, come accade a Picerno, è felice di raccontare (nella sua semplicità e alcune volte anche nel suo dialetto) la storia della sua azienda, della sua famiglia, delle camere che accoglieranno l’ospite; il tutto in una atmosfera familiare, calda e accogliente, ma allo stesso tempo discreta, che invoglia alla conversazione anche tra commensali e ospiti in generale.

Commenti