Francesco Villareale, famoso scrittore e giurecosulto di Lavello


Un bel volume a fumetti di Angela Grazia Rita e Giuseppe Catarinella      
di Michele Traficante

Lavello conta tanti uomini illustri, distintisi nel campo delle arti, della letteratura, dell’economia (personaggi famosi come Angelo Tartaglia, Francesco Villareale, Giovanni Montano, gen. Francesco Finiguerra, Savino Possidente ecc.) che nel corso dei secoli hanno caratterizzato l’evoluzione culturale, sociale ed economica della comunità lavellese.  Fra questi particolare menzione merita Francseso Villareale a cui la cittadina dauna ha intitolato una strada e l’Istituto Compresivo Lavello1.


Di questo famoso personaggio si sono occupati recentemente Angela Grazia Rita  e Giuseppe Catarinella,  noti stutdiosi di storia locale ed autori già di altre importanti opera fra cui, “Lavello nella storia, nelle tradizioni e nei personggi”.
Fracesco Villareale, scrittore e giureconsulto” è il titolo di un  lavoro a quattro mani che i Catarinella  hanno realizzato, cosa unica più che raro, a fumetti detinato ad un pubblico sempre più vasto.  L’opera è stato pubblicata  a cura del Centro di Cultura di Educazione permanente di Lavello dell’Unione Nazionale per la Lotta all’Anafalebtismo (U.N.L.A.) ed è stato curato dalle Edizioni Delta 3 di Grottaminarda ( Av).

Nel panorama delle personalità  di Lavello Francesco Villareale è stato induibbiamente il più imprtante e rappresenta uno dei punti di orgoglio della comnuintà lavellese. Francesco Valleverde  è stato un insigne personaggio che, prina a Napoili e poi  a Roma, ha avuto un ruolo importante  dal punto di vista culturale.
Egli, nato a Lavello nell’ottobre del 1631 da Candido Valeriano Villareale e da Vittoria Cavallo, fin da giovane  rivelò  notevole  predisposizione per gli stuti e per la religione.  Dopo la morte del padre  in battaglia a Monteleone  di Calabria, la madre si risposò con Girolamo Aloya , segretario del Principe di Minervino. Così  Francesco e la sorellla Silvia, vissero in agiatezza nella  Lavello della metà del Siecento. Giovinetto, Franesco partì per Napoli per assecondare la sua  voglia di studi e di sapere. Qui incontrò validi esponenti della cultura napoletana  e religiosi di chiara fama, come padre Andrea Cancelliere, fra  i quale Francesco si fece subito  notare le sue notevoli doti intellettuali, Partecipò spesso a vari simposii e ricoprì ruoli di prestigio presso alcune Accademie. La Certosa  di San Martino lo ospitò anche in occasione della peste del 1656 Nel 1661 si laureò in utroque iure ( l’attuale giurisprudenza ) . Nel 1664 Francesco Villareale si trasferì a Roma  andando ad insegnare all’Archiginnasio Romano ( odierna Università La Sapienza) in Sant’Ivo alla Sapienza. Qui impartì lezioni di Istittzioni  di diritto civile, di Pandette ( o Digesta riguardanti la raccolata delle decisioni giuridiche dei giuriconsulti fatta compilare da Giustiniano), sul decreto di Graziano ( giurista autore fondante del Corpus ius canonici) e di dirtto canonico. Egli negli ultimi anni della sua carriera di professore universitario, fu tra i meglio  remunerati. Dopo il 1691 non fu più tra i docenti dello Studium Sapientae e con molta probabilità, con l’elezione a papa di Innocenzo XII, entrò a far parre dell’entourage dello spinazzolese Antonio Pignatelli.
Francesco Villareale è stato tra i più prolifici scrittori lavellesi, quale autore di diverse opere di religione e di diritto. Fra l’altro ha pubblicato una interessante monografia sul patrono di Lavello, San Mauro Martire, oltre che sul beato Salvatore d’Horte e su San Brunone. Importanti le sue pubblicazioni suol diritto canonico e sul diritto civil,  alcune poesie e vari contributi miscellanei di natura religiosa  e teologica.
Una persoanlità di grande  prestigio, dunque, la cui vita  e il cui  percorso della sua carriera, tra la natia Lavello  e poi Napoli e Roma, sono state riproposte dai due autori, avvalendosi della preziosa collaborazione della disegnatrice Maria Centulio, a fumetti, costituendo tale volume,  nella produziuone libraria lavellese, in assoluto  la prima del genere, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più vasto di fruitori, soprttutto contando su “giovani lettori”.
Si tratta, quindi, di un’opera di eccezinale spessore culturale, frutto dei lunghe e pazienti ricerche presso archivi ecclesiastici e nazionali.

Solo chi ama profondamente il proprio paese riesce a ripiegarsi con passione sulla sua storia antica e moderna per coglierne i tesori più significativi di arte e di tradizioni che esso racchiude. E’ il caso dei lavellesi Giuseppe e Angela Grazia Rita Caterinella, fratello e sorella, che hanno recentemente pubblicato quest’ agile ed interessante volume che sarà presentato prossimamente in diverse città lucane e. non solo.

Commenti