Vittoria lucana all'europeo di tiro di campagna

Vittoria lucana al secondo campionato europeo di tiro con armi a canna rigata, specialità “Completo”. Giuseppe Casolino è l’unico lucano tra i quattro componenti della squadra ufficiale selezionata dalla Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia vincitrice della competizione europea.
Contro gli agguerriti estoni la squadra azzurra ha spuntato la vittoria per un punto di vantaggio. Fondamentale il contributo di Casolino che con i 505 punti totali realizzati si è aggiudicato anche la medaglia di bronzo individuale che si somma all’oro azzurro a squadre. 


Per comporre la squadra italiana ufficiale la Fidasc ha scelto i tiratori che nel corso dell’anno si sono distinti ottenendo le medaglie d’oro nelle varie specialità con carabina di cui si componeva la sfida europea, ovvero, tiro a 50 metri, a 100 metri e a 200 metri. Giuseppe Casolino è stato convocato nella nazionale perché vincitore del campionato italiano a 100 metri che prevede quattro posizioni per centrare le diverse sagome del capriolo, camoscio, cinghiale e volpe. Gli altri componenti della squadra italiana sono i campani Antonio Paioli e Cosimo Valella vincitori rispettivamente del campionato dei 50 metri e del campionato invernale completo e l’umbro Giuseppe Petrosino vincitore del campionato dei 200 metri. Grande soddisfazione per Giuseppe Casolino e per la sua squadra lucana la Asd Fidasc Monticchio di Bagni, già vincitrice del campionato italiano, che ha prestato il suo componente per la nazionale. 


Il campionato europeo che si è tenuto a Fara in Sabina, provincia di Rieti, lo scorso week end ha visto i partecipanti sfidarsi nelle diverse discipline, tutte con la carabina, ognuna con le sue peculiarità e difficoltà. Il tiro a 50 metri con la sagoma in movimento. Il tiro a 100 metri con una posizione diversa per ognuno dei diversi bersagli: in piedi, con l’appoggio del palo fisso, sdraiata, in piedi con palo mobile (tiro alpenstock), in piedi senza appoggio. Il tiro a 200 metri, oltre alla difficoltà notevole data dalla lunga distanza, prevede la sagoma del capriolo molto piccola e con un centro circoscritto. Inoltre si deve sommare la peculiarità del tiro di campagna che si svolge nei campi di tiro all’aperto dove bisogna tener conto anche delle condizioni climatiche che influiscono non poco sulla balistica del proiettile. Il tiro da campagna, riconosciuto come disciplina sportiva dal Coni, ha intrapreso l'iter per il riconoscimento come disciplina olimpica. Non resta che incrociare le dita. 

 Lucia Nardiello

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