THALIA: ATTRATTORI, E’ TEMPO DI DESTINATIONS MANAGER

Le polemiche che hanno accompagnato l’inaugurazione del “macroattrattore” di Monte Cotugno-Senise (Magna Grecia, il mito delle origini) possono diventare occasione di riflessione e di dibattito innanzitutto tra gli operatori turistici, tra le categorie imprenditoriali e gli amministratori pubblici.
Diventa necessario indicare la strada per far si che le iniziative abbiano successo, obiettivo che non riguarda solo l’ultimo attrattore, ovvero una pianificazione e strategia di marketing e commercializzazione a lungo termine, che tenga conto dei tempi che il mondo del turismo richiede , la messa in rete di tutti i servizi, risorse manageriali competenti, con amplia conoscenza del mondo del turismo. Investire su risorse umane competenti non una o due ma tante, è un investimento produttivo che produrrà il rientro degli investimenti. Questo vale per Matera , per tutti gli attrattori già esistenti, per le varie destinazioni turistiche. C’è bisogno di destinations manager che sono tra le figure professionali maggiormente innovative nell’ambito del turismo e che riscontrano buone prospettive occupazionali anche in virtù della forte professionalità che le caratterizzano; infatti, a fronte di un mercato turistico sempre più competitivo, si rendono necessarie figure dirigenziali innovative che sappiano sfruttare le nuove opportunità del settore, valorizzando allo stesso tempo le risorse peculiari di un dato territorio per rispondere alla domanda espressa dal turista moderno. La figura deve ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane ed economiche a disposizione al fine di valorizzare le peculiarità culturali, ambientali, enogastronomiche che costituiscono l’attrattiva turistica della destinazione stessa. E si pensi agli effetti moltiplicatori che hanno enogastronomia, ambiente (Parco Pollino), cultura, attività di pesca sportiva ed altro per il Senisese. Il destination manager è chiamato a farsi carico di una complessa molteplicità di mansioni ed attività tra le quali, per fare qualche esempio, analizzare la situazione turistica territoriale; valutare le condizioni e lo stato delle attrattive esistenti, della concorrenza, le esigenze dei turisti reali e potenziali; definire le strategie più adeguate con un processo condiviso; costruire un’offerta turistica segmentata ed esperienziale basandosi sulle attrattive esistenti; implementare l’offerta turistica con nuove attrattive attraverso le risorse a disposizione; coinvolgere gli attori locali e mediarne gli interessi; coordinare l’operato delle figure e degli enti coinvolte nel processo di promozione e comunicazione turistica: istituzioni, associazioni, privati, tecnici specializzati, etc. C’è bisogno di mettere in campo le menti migliore del turismo lucano, perchè questi sono gli anni con grandi potenzialità per seminare e creare un prodotto turistico regionale ancora più forte. Per vincere un campionato non c’è bisogno solo del capitano, ma di una squadra di 11 giocatori e tutti devono essere dei talenti, questa è la visone vincente che deve avere il Governo Regionale. E simultaneamente i finanziamenti sul turismo devono essere finalizzati a colmare le lacune che mancano alle varie aree di attrazione.

Piero Scutari, presidente Centro Studi Turistici Thalia

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