PRESENTATO A MATERA PROGETTO “CORRIDOI UMANITARI”

“I Corridoi Umanitari, via di salvezza e segno di speranza per chi fugge dalla guerra” è il progetto che è stato presentato a Matera presso la sala convegni Camera di Commercio, via Lucana, per iniziativa della Comunità di Sant’Egidio e in collaborazione con Casa dei Giovani, Confartigianato e Camera di Commercio di Matera.
Si tratta di un progetto-pilota, il primo di questo genere in Europa, che – come ha spiegato Corrado Petachi della Comunità Sant'Egidio presente all'incontro insieme a Rosa Gentile, Confartigianato e Yousef dell'Associazione Genti di Pace - ha come principali obiettivi: evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini; impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre; concedere a persone in “condizioni di vulnerabilità” (ad esempio, oltre a vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo; consentire di entrare in Italia in modo sicuro per sé e per tutti, perché il rilascio dei visti umanitari prevede i necessari controlli da parte delle autorità italiane. Per chi fa impresa sociale la solidarietà – sottolinea Rosa Gentile - è un valore importante come dimostrano le numerose iniziative che coinvolgono Confartigianato sui temi sociali, a sostegno di associazioni di volontariato e in tema internazionale nei confronti di profughi ed immigrati.La nostra è una partecipazione attiva e diretta alla “rete” della solidarietà che coinvolge l'associazionismo. I 'corridoi umanitari' sono una soluzione all'avanguardia, un esempio di 'best practice' italiana sul problema dei migranti: il progetto consente il rilascio da parte delle autorita' italiane di un certo numero di visti a territorialita' limitata, previsti dall'accordo di Schengen per gli stati membri. L'Italia – è stato detto nell'incontro di Matera - si è impegnata a reinsediare 1.000 persone prima del 2017, e da gennaio sono arrivate in diverse citta' quasi 300 persone dal Libano. Nei prossimi mesi, inoltre, si apriranno corridoi umanitari anche da Marocco ed Etiopia. Il criterio di scelta e' quello della vulnerabilita', bambini malati con bisogno immediato di cure, disabili, persone ferite nel conflitto. Si tratta di un sistema di accoglienza innovativo, che vede la collaborazione tra societa' civile e istituzioni, e molto importante e' la replicabilita' del progetto. Per il rappresentante di Sant'Egidio, infine, cio' che cambia e' la narrativa: "spesso i profughi vengono visti come una minaccia, qui parliamo di persone con un'identita' controllata, un aspetto della sicurezza importante e di un afflusso regolamentato".

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