RIONERO, ELEZIONI AMMINISTRATIVE, ASSENTI I PARTITI

Solo due le liste in lizza e nessuna con il simbolo di un partito politico.
E’ stata un’attesa lunga e piena di colpi di scena, dove le voci dei possibili candidati sindaci si rincorrevano nei bar, nelle strade, tra la gente. “Si è candidato il figlio di quello…”, “No, è l’Assessore…”, “ma che capisci, è l’Avvocato…”.
Così che le discussioni si animavano sui nomi, selle liste, sui cambi di schieramento. Si pronosticavano già i consiglieri eletti, le giunte comunali, i Sindaci, gli Assessori. In parte era divertente, era come scommettere con le squadre di calcio, acquisti, cambi di allenatore ecc. E come ogni pronostico, c’è sempre la sorpresa. E’ stata un’attesa lunga e piena di colpi di scena, dove le voci dei possibili candidati sindaci si rincorrevano nei bar, nelle strade, tra la gente. “Si e candidato il figlio di quello”, “No, è l’Assessore…”, “ma tu che capisci, è l’Avvocato…”. E così che le discussioni si animavano su nomi, liste, cambi di schieramento. Si pronosticavano già le giunte comunali, i Sindaci, gli Assessori. In parte era divertente, era come scommettere, con le squadre di calcio, acquisti, cambi di allenatore. E come ogni pronostico, c’è sempre la sorpresa. Solo due candidati sindaci, appoggiati da altrettante liste civiche, si contenteranno lo scettro di primo cittadino di Rionero. Certo, fare il Sindaco oggi non è più come hai bei tempi. Fare il Sindaco di un comune è come essere un imprenditore: deve far quadrare i conti! In tempi di magra, dove i soldi arrivano con il contagocce, il Sindaco e i consiglieri, devono saper amministrare bene le finanze; il che non significa riempire di tasse i cittadini. Bisogna evitare sprechi, sfruttare al massimo le risorse, attingere da altri canali. Sì, perché bisogna essere anche “figli r’ ndrocchia” (molto in gamba), nel senso che bisogna tenersi strettamente informati su eventuali finanziamenti dalla Regione, dalla Comunità Europea o da altri enti. Bisogna, insomma, pellegrinare alla Regione, consultare assessori Regionali, Presidenti, ecc. Ma il Sindaco deve essere anche uno che sa stare in mezzo alla gente; non solo quella del suo partito, ovviamente. Uno che sappia girare per le strade, per i quartieri, che sappia ascoltare tutti i cittadini. Da ciò nasce un’altra necessità: la trasparenza, un riscontro costante su quello che si “fa”. Alcuni amministratori lo fanno su Internet, altri si mettono a discutere in piazza, organizzando veri e propri incontri con i cittadini. Ma ritorniamo alle liste presentate a Rionero. Per molti è stata una sorpresa, per altri l’ennesima delusione. Un fatto è certo: con solo due liste, “all’americana”, la battaglia sarà dura. Si vincerà per una manciata di voti, come si dice abitualmente. Le incognite sono notevoli, visto che dopo tutto ci troviamo sempre in un paese del profondo sud. Conteranno i candidati con alle spalle famiglie numerose? Conteranno le amicizie? O anche i piccoli piaceri? Una cosa è sicura, conterà quasi niente il colore politico. Anche perché le due liste, come qualcuno ha detto: “so’ m sc’ cat’” (insieme anche se di diversi partiti). E’ vero: abbiamo la lista con candidato sindaco Luigi Di Toro, “Insieme per Rionero” che raccoglie l’eredità della passata Amministrazione, con candidati di area PD (tendenzialmente più a sinistra), SEL-SI, ma anche indipendenti e persone che non hanno mai avuto una tessera di partito. L’altra lista del candidato sindaco Vincenzo Di Lucchio, “Rionero #cambiamoinsieme”, comprende diverse anime: PD (tendenzialmente al centro), Socialisti, Popolari, ex PdL, ma anche qui vi sono persone che non hanno mai partecipato alla vita politica. Insomma ha ragione un nostro amico: “so’ m sc’ cat”. Scompare così il centro-destra, ma forse più la destra, tendenzialmente in crisi in tutta Italia. L’altra sorpresa è la mancata lista del Movimento 5 Stelle. E qui bisogna aprire una parentesi perché è una sindrome dei rioneresi quello di fare tutto a doppio (se va bene). Nel senso, se lo fai tu, lo posso fare anch’io. A Rionero ci sono due fazioni del M5S che “non tanto vanno d’accordo”, al punto di allestire due liste contrapposte, tanto che pure Beppe Grillo si è arrabbiato e li ha mandati tutti a casa. Nelle due liste presentate notiamo una forte presenza di giovani, se non giovanissimi, molti alla prima esperienza politica, animati da tanto entusiasmo e voglia di fare bene. Anche se non ci vuole Nostradamus per capire che molti candidati hanno alle spalle degli ex politici delle passate amministrazioni. I candidati più anziani sono Gerardo Vincenzo Brienza (classe 1954) della lista “Insieme per Rionero” e Gennaro Cammarota (’54) della lista “Rionero #cambiamoinsime”. La più giovane è Stefania Ramunno (‘94) della lista “#Insieme per Rionero”. Notiamo una nutrita presenza femminile, 13 in ambedue le liste. Ora non ci resta che sperare sui volti nuovi, affinché portino novità, impegno e interesse per migliorare e risolvere i problemi che interessano la comunità rionerese.

di Pino Di Lucchio 

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