Deposta una corona per ricordare Falcone, la scorta, la moglie e tutte le vittime della mafia

E' stata una mattinata speciale, quella che un nutrito gruppo di persone, e con esse autorità civili e militari della città di Melfi, hanno vissuto il 22 Maggio scorso, ricordando coloro che, col sacrificio della propria vita, garantiscono a tutti noi, democrazia, libertà e legalità. Con il Consigliere Regionale Aurelio Pace in testa, il gruppo si è radunato dapprima dinanzi al Comune e poi,
raggiunto anche dalle diverse autorità civili e militari, da rappresentanti istituzionali, da semplici cittadini e da candidati alle prossime amministrative, ci si è portati tutti all'ingresso della Villa Comunale, per rendere omaggio al monumento che ricorda il sacrificio del Brigadiere dei Carabinieri Antonio Cezza, e qui poi deporre una corona in ricordo di tutte le vittime della mafia e dell'illegalità. Il tutto in ossequio al 24esimo anniversario della strage di Capaci, dove in un attentato persero la vita Giovanni Falcone, la moglie, i suoi uomini della scorta, ma anche per continuare a gridare, tutti insieme, "il nostro no a chi vuole attentare alla nostra libertà, alla democrazia, ad ogni situazione che possa far avanzare l'illegalità a scapito della voglia, di noi tutti, della legalità, come valore forte con cui potersi confrontare, per salvaguardarlo, ogni giorno - come ha ricordato nel suo breve intervento il Consigliere Pace - perchè sono questi i valori che vogliamo difendere, con il nostro essere, con la nostra vita e la nostra attività quotidiana, e poi trasferirli ai nostri figli, alle nuove generazioni". Una cerimonia breve, sobria, con una preghiera e la benedizione dei presenti, e della memoria di chi è caduto sotto i colpi della mafia o della criminalità, come Falcone, Borsellino, i vari giudici, poliziotti e servi dello Stato, ma come lo stesso Cezza, in giovane età, da parte di Padre Raffaele, che ha ricordato "i valori dell'impegno di ognuno, per rispondere, ogni giorno, al compito che il Signore gli ha affidato sulla terra, per meritare poi il Bene del Paradiso, come avvenuto per tanti uomini e donne che noi ricordiamo attraverso questa cerimonia odierna". Presente anche il Sindaco Valvano ed il Presidente del Consiglio Comunale di Melfi che, rispettando le regole della Par Condicio, si sono limitati solo a ringraziare per l'iniziativa ed i presenti, con questa che è la seconda occasione, dopo il seguitissimo convegno dell'11 scorso sulla figura di Moro e di Impastato, per dimostrare che si può e si deve fare politica anche attraverso il ricordo di uomini come questi e dando chiari segnali dei valori che contraddistinguono chi opera ogni giorno, per se e per gli altri, ma non dimentica il sacrificio di chi ci ha preceduto, offrendo la vita per la legalità.

Antonio Baldinetti

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