"Il modello della Regione Lombardia per l’alternanza scuola-lavoro,
specie da noi per la deludente esperienza del Programma Garanzia Giovani, come
è unanimemente riconosciuto da imprese, sindacati e soprattutto giovani, può
diventare un esempio da seguire.
Il mio auspicio è che nella Giornata
organizzata a Matera dalla Camera di Commercio su questo tema per giovedì
prossimo, con un approfondimento alle questioni di sicurezza, si possa compiere un primo passo avanti per
realizzare anche da noi il programma “adotta un apprendista” ”. Lo afferma il
consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi), che aggiunge: “dal confronto tra
la scelta della Regione Lombardia di destinare
il 74 per cento di finanziamenti per l'inserimento lavorativo, i
tirocini e i bonus occupazionali (al di là delle differenti dotazioni
finanziarie) con quella della nostra Regione di destinare il 47,7 per cento ai
tirocini e l’1,7 per cento all’apprendistato con il risultato di pochi posti di
lavoro a tempo indeterminato creati negli ultimi due anni, risalta con più
evidenza il fallimento lucano. Il modello vincente per rispondere alle sfide attuali
e future del mercato del lavoro giovanile e' dunque il sistema duale basato
sull'integrazione fra sistema educativo e mondo del lavoro, sistema che viene
dalla Germania, vale a dire, a scuola si
apprendono le competenze per essere competitivi nel mercato del lavoro e le
aziende diventano il luogo dove apprendere le capacita', nei settori
d'avanguardia e, quindi, dove progettare il futuro”.
Nel sottolineare che “la caratteristica
principale dell’apprendistato e' il contenuto formativo” il consigliere
regionale di Fi rilancia l’idea-guida dell’assessore lombardo Aprea: “in
azienda deve essere possibile acquisire le competenze pratiche e le conoscenze
tecnico-professionali attraverso un'attivita' formativa che va ad aggiungersi
alle competenze acquisite in ambito scolastico, universitario e di ricerca. Per
rendere efficaci i percorsi educativi e garantire la piena occupazione dei
giovani occorre pertanto mettere in campo una serie di azioni che vanno dai
progetti regionali di alternanza scuola-lavoro alla promozione del processo di
internazionalizzazione, dal contrasto alla dispersione scolastica al
potenziamento dell'apprendistato. E proprio a proposito dell'apprendistato ci
sono buoni motivi affinche' i giovani scelgano l'apprendistato e altrettanti
perche' le aziende scelgano di 'adottare' un apprendista. Una strategia –
conclude – volta a garantire la centralita' della formazione, attraverso
un'attenzione prioritaria al tema dell'apprendistato che, mentre riconosce un
ruolo fondamentale alla formazione in azienda, si presenta come un supporto
indispensabile per la crescita professionale dei giovani”.
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