Giornata mondiale zone umide, le iniziative della Legambiente in Basilicata

Le zone umide sono aree fondamentali per la difesa della biodiversità e per la mitigazione dei cambiamenti climatici. Eppure sono aree trascurate e a rischio. Nel secolo scorso abbiamo perso oltre il 64%.
Il 13 febbraio i Circoli di Legambiente hanno organizzano attività alla scoperta di questi delicati ecosistemi.
In Basilicata il primo appuntamento si è tenuto  domenica scorsa, con l’escursione “Il fiume, il lago, la storia” promossa  dal Circolo Legambiente Val d’Agri e i Ceas Oasi Bosco Faggeto e Ceas Bosco dei cigni. Appassionati e semplici cittadini si sono cimentati in attività di interpretazione ambientale con avvistamenti di specie dell’avifauna del luogo, condotti in questo viaggio nella natura del luogo dal presidente del Circolo e guida ufficiale del Parco dell’Apennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese che ha descritto la flora tipica delle zone umide e l’importanza ecologica di questi ambienti oggi molto vulnerabili. Il percorso, adatto a tutti e lungo poco più di 5 chilometri, è stato molto variegato e pieno di stimoli. Si è avuta la possibilità di ammirare specie vegetali e animali tipiche di un ambiente umido, ovvero la zona di incontro tra il fiume Maglie e il Lago Pietra del Pertusillo, oltre a un’antica tomba di epoca romana e altri resti risalenti all’epoca di romana collegati alla vicina città romana di Grumentum.
Il 4, 5 e 6 febbraio, invece, dalle 9:30 alle 12:30 a Marina di Pisticci in località San Basilio i Circoli di Legambiente Pisticci e Montalbano Jonico in collaborazione con i docenti dell’Istituto Comprensivo S. Pio da Pietrelcina e della guida naturalistica Simona Iannuzziello per il ciclo di escursione “A scuola di Biodiversità” hanno promosso unagiornata didattica su flora, fauna, geologia e paesaggio dell’area SIC Costa Ionica Foce Cavone e delle zone umide presenti. A partire dall’interazione diretta con i luoghi i partecipanti potranno scoprire e conoscere le valenze naturalistiche di un vero e proprio “serbatoio di biodiversità” e quindi gli habitat caratteristici dell’area. L’iniziativa, dedicata a studio, approfondimento ed informazione, è finalizzata alla diffusione e all’acquisizione di una maggiore coscienza ambientale sulla valenza dell’area SIC incluse le zone umide presenti ed i relativi aspetti naturalistici e paesaggistici.

Commenti