Con 182 guide turistiche la Basilicata si colloca al
penultimo posto nella graduatoria per regioni per numero di guide turistiche.
Lo evidenzia la "Prima indagine nazionale sulle
guide turistiche", realizzata da Confguide, Confturismo-Confcommercio, in
collaborazione con Federalbeghi e Isnart, presentata alla Bit di
Milano.
Milano.
"Il primo dato che emerge in maniera
più evidente da questa ricerca – commenta Michele Tropiano, presidente Federalberghi
- è che solo il 6,3% della committenza arriva da enti pubblici. Questo
significa che il pubblico non aiuta lo sviluppo dell’attività professionale
delle guide sul mercato. A volte abbiamo perfino la sensazione di essere
visti come dei ‘concorrenti' da enti e istituzioni locali ai quali è affidata
la gestione di parte rilevante del nostro patrimonio culturale, un'assurdità se
si pensa al ruolo che il turista ci riconosce nei fatti e che l'identikit
tracciato da questa ricerca fa emergere chiaramente".
Secondo i dati quasi 8 alberghi
certificati "Ospitalità Italiana" su 10 sono in contatto con
associazioni e/o guide turistiche e il rapporto nasce principalmente da
un'iniziativa delle guide stesse. Il 71% di questi albergatori dichiara di avere
ospiti interessati a svolgere visite guidate, con un'incidenza media del 20%:
sono soprattutto gruppi di amici o familiari (target indicato dal 54,2% delle
strutture certificate), seguiti dalle famiglie (38,6%) e dalle coppie di
vacanzieri (33,3%). Un servizio per il quale la clientela degli hotel esprime
evidente soddisfazione: basandosi sui commenti e sulle informazioni raccolte
presso gli ospiti che hanno richiesto una visita guidata sul territorio, gli
operatori alberghieri esprimono un voto medio di 8,4 (su un massimo 10).
I principali committenti sono le agenzie
di viaggi (indicate dal 55,7% delle guide) e i Tour Operator (39,7%), seguiti
dalle associazioni culturali (27,7%) e dalle scuole (25,1%). La richiesta
arriva da clientela privata per il 24% e da enti pubblici per il 6,3%. I
servizi più frequentemente svolti sono quelli squisitamente
"culturali", ovvero visite guidate o tour all'interno di musei,
mostre temporanee, siti monumentali e archeologici (72,3% delle guide), mentre
il 20,5% lavora soprattutto con passeggiate e tour turistici in esterna e il
2,9% è specializzato anche in tour a carattere religioso. Da non sottovalutare
la specializzazione di una parte delle guide intervistate (1,8%)
nell'effettuazione di percorsi naturalistici e, soprattutto, enogastronomici, a
testimonianza di un ruolo crescente dell'attività di questi professionisti
anche negli itinerari del gusto e nella promozione dei sapori e dei prodotti
tipici del territorio. Ne consegue – commenta Tropiano – che la guida turistica
è e deve essere intesa come il vero anello di congiunzione tra turismo e
cultura, intesa in senso ampio, e la figura chiave per una reale e concreta
valorizzazione, fruizione e soprattutto promozione del patrimonio storico,
artistico e culturale.
La clientela
E' composta principalmente da adulti tra
i 41 e i 60 anni (il 49,6% delle guide segnala clientela prevalente tra i 51 ed
i 60 anni ed il 45,9% tra i 41 ed i 50 anni), soprattutto gruppi di turisti
organizzati (65,4%), seguiti dalle scolaresche (38,4%), dalle famiglie (23,9%)
e dai gruppi di amici o parenti (21,7%). Sei guide turistiche italiane su 10
lavorano prevalentemente con clientela straniera e a rivolgersi alle nostre
guide professionali sono soprattutto i turisti provenienti dagli Stati Uniti
(per il 47,3% delle guide che hanno clientela straniera) seguiti dai tedeschi
(25,6%), dai francesi (23,3%) e dai britannici (22%). Ma anche gli italiani non
rinunciano a una visita guidata in un museo o un palazzo, a una gita guidata
fuori porta o anche solo a una passeggiata con spiegazioni di musei e monumenti
nelle nostre città d'arte: per il 37,7% delle guide turistiche abilitate al
servizio la clientela italiana prevalente arriva da altre regioni rispetto a
quelle in cui ha luogo la visita, mentre per il 25,3% il target è interno alla
regione e per il 14,5% è locale.
Identikit
della guida turistica
Circa il 90% è italiano, con un'età media
di 43 anni. L'83,5% ha un alto livello di preparazione culturale di base con
lauree in discipline inerenti la conservazione e la tutela dei beni culturali,
in storia dell'arte e archeologia o lingue straniere. Quattro guide su 10 hanno
anche altre abilitazioni professionali. L'80% associa la qualifica di
accompagnatore turistico, mentre l'11,8% è anche direttore tecnico di agenzia
di viaggi e il 10,6% è guida ambientale o escursionistica. Ne consegue che le
guide turistiche italiane sono in grado di soddisfare, attraverso le loro
competenze specifiche, le richieste e le esigenze di una utenza di turisti e
visitatori sempre più variegata, esigente e attenta a temi diversi e spesso
nuovi.
La ricerca – è il parere di Fausto De
Mare, presidente Confcommercio Potenza – conferma il valore aggiunto di
Confturismo-Confcommercio, l'unica realtà che vede confluire una rappresentanza
associativa di diverse componenti del turismo così vasta e onnicomprensiva.
Sullo specifico dei dati presentati, si conferma la nostra strategia che punta
su una maggiore sinergia tra gli operatori della filiera del turismo, tenuto
conto che le guide possono arricchire
l'offerta turistica: la visita guidata rappresenta, senza dubbio, un valore
aggiunto importante nell'esperienza del turista/visitatore".
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