Dobbiamo
accontentarci dei 256.770 visitatori nel 2015 dei nostri 17 luoghi della
cultura statali, vale a dire un numero complessivo minore a quello dei
visitatori della sola Paestum e a quanti sono i visitatori in soli tre giorni
di Pompei? E’ l’interrogativo che gli operatori del Centro Studi Turistici
Thalia pongono innanzitutto alle istituzioni.
Per
questo la considerazione del Presidente del Consiglio Regionale Lacorazza –
“sotto la terra è custodito un pezzo importante del nostro futuro, e la
valorizzazione delle ricerche archeologiche è un modo non effimero per
costruire intorno a Matera 2019 una economia della cultura in Basilicata” –
evidenzia il Thalia – deve diventare motivo di impegno ad ogni livello
politico-istituzionale senza fermarsi al più 13% di visitatori nell’ultimo
anno. Ci aiuta in proposito la
cosiddetta “mozione di Paestum” lanciata nell’ultima edizione della Borsa del
Turismo Archeologico di Paestum: il documento evidenzia quanto i territori del
Mezzogiorno esprimano una propria forza economica anche attraverso l’elevata
qualità del proprio patrimonio culturale diffuso e dei paesaggi, le cui
straordinarie potenzialità sono ampiamente inespresse. “Per le regioni del Sud
– recita la mozione - il patrimonio culturale ed il paesaggio sono, infatti,
non solo elementi fondanti della propria identità, ma anche potenziali potenti
strumenti di miglioramento della qualità dello sviluppo economico sostenibile e
per la creazione di opportunità di lavoro qualificato in particolare per i
tanti professionisti dei beni culturali, formati nelle nostre Università.
Tuttavia – constata il documento - ad oggi tali potenzialità non si sono ancora
pienamente dispiegate in termini di sviluppo socio-economico, occupazione,
benessere diffuso”. Per sviluppare tali potenzialità nel Mezzogiorno la mozione
invita il Governo ad avviare percorsi di valorizzazione del patrimonio
culturale in connubio con la tutela, auspica la rapida adozione nelle regioni
del Sud dei Piani Paesaggistici Territoriali, sollecita lo sviluppo di
conoscenze pluridisciplinari, invita il MiBACT a incentivare percorsi di
collaborazione con altri soggetti istituzionali e a proseguire nel percorso
avviato per la migliore gestione delle risorse del Programma Operativo
Nazionale cultura, anche in connessione con i Programmi Operativi Regionali
delle Regioni del Sud.
I Parchi Archeologici, specie se presentano aspetti innovativi rispetto
a quelli “tradizionali” e soprattutto se gestiti a livello manageriale, con
capacità professionali che vanno al di là della conoscenza e della passione, o
meglio ancora gestiti da società miste pubblico-privato, perseguendo l’obiettivo della “trasformazione” del
consumatore-turista in senso emotivo, fisico, intellettuale -sottolinea
Arturo Giglio, segretario del Thalia - sono uno strumento di sviluppo socio economico e di valorizzazione del
territorio e delle risorse culturali, al punto da rappresentare un’opportunità
di crescita dell’economia locale e di nuova occupazione. Purtroppo la
Basilicata è un caso di opportunità sprecata. In sostanza le identità di un territorio possono essere valorizzate
attraverso le archeologie (dell’ambiente, della produzione, sperimentale),
determinando una nuova offerta culturale a condizione che alla valorizzazione si affianchi la
politica del prodotto, sdoganando una parola che fino a qualche tempo fa
sembrava tabù per le sue evidenti ricadute economiche. Insomma, bisogna sapere
intercettare la domanda sempre più sofisticata. I circuiti sono
la tipologia più dinamica in grado anche di generare una considerevole
quota di introiti che risulta essere pari al 44% del totale. Il successo dei
circuiti conferma l’importanza di un’offerta integrata non solo tra le
attrazioni in sé ma anche con il territorio e gli altri servizi di ospitalità.
Un’altra indicazione per recuperare terreno bisogna puntare sulla politica
delle tre 'D': digitale, design e diversificazione. Infine servono promozione,
destagionalizzazione, commercializzazione e segmentazione dell'offerta. Tutti
fattori determinanti per costruire il successo di Matera 2019-Parchi
Archeologici.
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