Iniziativa promossa e organizzata dal Movimento 5 Stelle di Rionero - ZERO RIFIUTI ED ECONOMIA CIRCOLARE. SI PUO!

Interessante convegno a Rionero in Vulture con autorevoli relatori
di Michele Traficante

Da quando si è passati dalla poca “monnezza” ai “rsu” (rifiuti solidi urbani) le grandi città, e non solo, sono afflitte dal complesso problema dello smaltimento delle montagne di rifiuti di ogni genere.
Le tante discariche che pure ci sono un po’ dovunque, non ce la fanno più a contenerli tutti, né i cosiddetti termovalorizzatori o, meglio inceneritori, riescono a risolvere il grave problema dello smaltimento. E si cercano nuovi e più efficaci sistemi fra cui la raccolta differenziata, il riciclo dei rifiuti ecc. Insomma si è quasi in emergenza. Che fare?
Lo Zero rifiuti o Rifiuti Zero (in inglese Zero Waste) è una strategia di gestione dei rifiuti che si propone di riprogettare la vita ciclica dei rifiuti considerati non come scarti ma risorse da riutilizzare come materie prime ''seconde'', contrapponendosi alle pratiche che prevedono necessariamente processi d’incenerimento o discarica, e tendendo ad annullare o diminuire sensibilmente la quantità di rifiuti da smaltire.


Nell'industria questo processo coinvolge la creazione di attrezzature differenti da quelle utilizzate nella normale produzione capaci di rigenerare prodotti già utilizzati. Un esempio può essere il ciclo di una bottiglia di vetro per il latte. La risorsa iniziale è la sabbia silicica, la quale viene trasformata in vetro e successivamente in una bottiglia. La bottiglia viene riempita di latte e distribuita al consumatore. Al momento, i normali metodi di gestione dei rifiuti dispongono che la bottiglia venga gettata in discarica. Ma con il metodo Rifiuti Zero la bottiglia può essere affittata al momento dell'acquisto tramite un deposito, e viene riportata indietro dopo l'utilizzo. La bottiglia viene quindi lavata, riempita e rivenduta. L'unico materiale sprecato è l'acqua di risciacquo e l'energia utilizzata viene ridotta al minimo.
Rifiuti Zero può rappresentare un'alternativa economica al sistema dei rifiuti tradizionale, dove nuove risorse vengono continuamente utilizzate per rimpiazzare le risorse finite in discarica. Può anche rappresentare un'importante alternativa per l'inquinamento visto che la discarica produce una quantità significativa di inquinamento ambientale.


Schematicamente è possibile riassumere la strategia Rifiuti Zero in tre punti: 1) eliminare incenerimento dei rifiuti e strutturare un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile ed ottimizzi la qualità del materiale da riciclare, diminuendo contestualmente la quantità di rifiuti prodotti; 2) incentivare il riuso del materiale riciclato, la riparazione di oggetti e operare scelte di vita che diminuiscano la percentuale di scarti (es. uso di prodotti alla spina); 3)sostenere la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili (o strategie di riutilizzo come il cosiddetto vuoto a rendere).
Di tale problematica si discusso in un interessante convegno tenutosi nei giorni scorsi a Rionero, alla presenza di numeroso pubblico fra cui tanti cittadini provenienti dai paesi limitrofi, sul tema: Rifiuti Zero ed economia circolare…un obiettivo possibile.
All’importante incontro, moderato con la consolidata competenza e professionalità dal collega Clemente Carlucci, direttore della Nuova del Sud, hanno portato il loro validi contributi esperti e personalità politiche di livello nazionale ed europeo; il sen. Nicola Morra, vicepresidente Commissione Affari Costituzionali(“Contro la logica nichilistica del consumismo”), Valeria Tempone, direttrice di Legambiente Basilicata ONLUS ( “La gestione integrale dei rifiuti in Basilicata”), Piernicola Pedicini, eurodeputato al Parlamento Europeo ( Economia circolare e soluzioni in atto al Parlamento Europeo”).
Ha introdotto i lavori il giovane Davide Monticelli, del movimento pentastellato rionerese, che ha richiamato a una maggiore responsabilità nello smaltimento dei rifiuti a Rionero e in genere nella Basilicata.
Il senatore Nicola Morra ha posto l’accento sui rischi di un’inadeguata e inefficace strategia dello smaltimento dell’enorme massa di rifiuti, che non s’interviene per la  riduzione degli stessi.
Valeria Tempone, dal canto suo, ha evidenziato come in Basilicata lo smaltimento dei rifiuti è basato quasi esclusivamente sulle discariche senza badare al riciclo e riutilizzo dei rifiuti stessi. A tal proposito ha insistito sulla necessità incrementare raccolta differenziata, magari consorziando i comuni più piccoli, ( la Basilicata è indietro in tale campo rispetto alla media nazionale)  che consente il riciclo dei rifiuti.
Ha concluso i lavori l’euro deputato Piernicola Pedicini il quale, con la sua esauriente esposizione, ha sostenuto che la strategia rifiuti zero s’inserisce nel più ampio ambito del modello dell’economia circolare e che esso mira alla riduzione dei rifiuti e al riuso degli stessi con enormi vantaggi sia economici sia ambientali. In campo europeo a tal proposito si operando, fra l’altro, per l’abolizione di discariche ed inceneritori e al superamento dell’uso dei fossili ( petrolio, gas, carbone).
Interessante il dibattito che ne è seguito, con l’intervento, fra altri, di Canio Mancusi di Filiano, Giovanni D’Errico di Palazzo San Gervasio,  e Michele Lapadula di Rionero, che ha fatto il punto su una problematica di grade attualità.  

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