A pochi mesi dall’adozione e
approvazione dell’adeguamento del piano regionale di gestione dei rifiuti,
diventa assolutamente indispensabile sollecitare la definizione puntuale dello
stesso e la relativa approvazione al
fine di evitare il proliferare di una giungla indistinta di autorizzazioni per
nuovi impianti ed infrastrutture.
Il piano regionale dei rifiuti
definisce tecnologie, distribuzione territoriale degli impianti oltre che
volumi dei rifiuti trattati.
Ed è
immediatamente evidente l’incoerenza di autorizzazioni date oggi, a poca
distanza dall’approvazione del nuovo piano che vorremo equilibrato ed avanzato.
Abbiamo proposto e sollecitato
nel corso dell’ultimo consiglio regionale l’approvazione di una mozione per
impegnare la Giunta regionale ad emanare un atto di indirizzo finalizzato a
sospendere, nelle more dell’approvazione del piano regionale, il rilascio di
qualsiasi atto autorizzativo per nuovi impianti nell’ambito del ciclo dei
rifiuti. Purtroppo la mozione non è stata discussa in quanto il Consiglio
Regionale è stato sciolto per mancanza del numero legale.
Alla luce di quanto sta accadendo
sul nostro territorio regionale ed in particolare nell’area Industriale di San
Nicola di Melfi, non si può
assolutamente pensare di procedere con autorizzazioni puntuali che non tengano
conto del redigendo piano regionale dei rifiuti, ed anzi rischiano di inficiare il lavoro che si sta svolgendo
precostituendo gravi punti di non ritorno rispetto alle
politiche regionali da attivarsi in tale settore. Nella consapevolezza che
la tutela dell’ambiente ed il più efficiente ed efficace recupero costituiscono
principi preordinati a qualsiasi iniziativa privata.
Abbiamo bisogno di comprendere in
modo chiaro ed inequivocabile quali sono le scelte strategiche da porre in
essere su tutto il territorio regionale individuando impianti ed infrastrutture
capaci di soddisfare le esigenze della nostra comunità, avendo la capacità di
enfatizzare l’utilizzo di nuove tecnologie capaci di ridurre al minimo il
conferimento in discarica, il ricorso ad incenerimento e di massimizzare il
recupero ampliando sempre più i livelli di raccolta differenziata.
Da un lato l’impiantistica
migliore, dall’altro la differenziata, la cui percentuale è in Basilicata
ingiustificatamente troppo bassa.
Rispetto
a questo secondo aspetto si muove la proposta del Partito socialista di
inserire nel collegato alla legge di Stabilità 2016 una modifica all’attuale
normativa regionale in materia di Ecotassa. Si tratta di un tributo regionale
che viene applicato, ad oggi, in modo fisso per i conferimenti in discarica. La
proposta è di creare un sistema di premialità per quei comuni che incrementano
il livello di differenziata, diminuendo di contro le quantità di rifiuti da
portare in discarica o all’incenerimento. Tale meccanismo vuole spingere le
amministrazioni comunali ad essere maggiormente virtuose producendo una
riduzione di costi per i rifiuti conferiti a discarica che sia tanto maggiore
quanto più alta risulta essere la percentuale di raccolta differenziata
raggiunta. Si tratta di un meccanismo che innanzitutto rispecchi le volontà del
legislatore nazionale ed europeo in materia ma che al tempo stesso inserisca un
principio di premialità nel sistema.
Consigliere Regionale Francesco Pietrantuono.
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