Progetti, visioni, suggestioni e idee attraverso il IV Forum
“Innova Salute” che si svolgerà a Matera (Hilton Garden) il 18 e il 19
dicembre. Gli obiettivi e il programma delle tre sessioni di lavori sono stati
presentati oggi a Matera presso la sede dell’Asm dai presidenti di Sanità
Futura Michele Cataldi (Basilicata) e Giuseppe Demarzio (Puglia) e dal
presidente della Quarta Commissione (Problemi Sociali) Luigi Bradascio.
Rendere
il Servizio Sanitario Regionale (e Nazionale) più efficace, equo e sostenibile
affinchè il diritto alla salute sia garantito nel migliore dei modi dallo Stato
e dalle Regioni ma più concretamente da un contesto multi canale costituito da
imprese, università, fornitori, associazioni e tutti gli altri stakeholders in
un unico e nuovo mosaico della salute pubblica.
E’ stato Bradascio ad affrontare il nodo centrale: “in tempi di
tagli alla spesa sanitaria bisogna intervenire con idee chiare E con coraggio,
per spostare risorse da dove sono più cospicue e meno necessarie a dove sono
più necessarie eliminando sprechi ed inefficienze. Ci viene richiesto – ha
detto ancora Bradascio – una maggiore capacità politica di corretta
osservazione della realtà e di conseguenza una più efficace e autorevole
capacità di scegliere, per riorganizzare il sistema salute senza penalizzare i
territori. Un’operazione non facile che deve rimettere al centro il
cittadino-utente con i suoi bisogni e non più le strutture e gli
ospedali". Una quota non
trascurabile di cittadini – ha ricordato il presidente della Quarta Commissione
- dichiara dei bisogni sanitari insoddisfatti perché i trattamenti sono troppo
costosi o perché vi sono liste di attesa troppo lunghe: secondo le rilevazioni
ISTAT, il fenomeno tocca 7,5 intervistati su 100 con riferimento alle visite
specialistiche e 4,7 su 100 con riferimento agli accertamenti; al Sud, tali
valori salgono, rispettivamente a 10,5 e 6,9 su 100 intervistati; tra le
persone che dichiarano difficoltà economiche, a 12,1 e 7,8 su 100 intervistati.
Cataldi ha riferito che durante il Forum - al quale
parteciperanno rappresentanti istituzionali e politici di diverse Regioni,
manager di strutture sanitarie pubbliche e private, esperti, dirigenti della
cooperazione sociale, parlamentari, e per il Governo il sottosegretario alla
Salute Vito De Filippo - si
affronteranno le questioni inerenti alla situazione attuale del sistema
sanitario e insieme si discuterà delle possibili soluzioni a breve e lungo
termine per realizzare un sistema economicamente sostenibile e gradito dai
cittadini, che possa oltretutto avere ricadute economiche positive sull’intero
tessuto sociale.
Demarzio ha
tracciato alcune linee: la trasformazione della geografia dei servizi e dei
sistemi di accesso unitari; Il governo dell’innovazione e delle tecnologie; I
nuovi perimetri delle aziende sanitarie pubbliche e la governance sanitaria; i consumi sanitari privati nel
SSN; i cambiamenti necessari nella gestione del personale. Si può prendere spunto e ispirazione da più lati per far
emergere nuove prospettive, attraverso una serena analisi tesa a ricomporre il
puzzle della salute pubblica, affinché le sue attuali tessere trovino nuovi e
più naturali incastri alla luce della modernità che tutti viviamo.
Sanità Futura - ha
affermato Demarzio - ritiene che le nostre regioni abbiano forti potenzialità
di sviluppo e che sia ora che tutto ciò, non solo accada, ma che parta da qui,
perché non c’è più tempo, perché se ci crediamo e lavoriamo insieme, non
avremmo nulla da invidiare a regioni del Nord spesso citate come esempio.
Il programma dei lavori prevede venerdì 18 (ore 12) dopo l’introduzione una tavola
rotonda sul tema “Networking e outsourcing” (medicina in rete, connessioni
territoriali, sentieri di cura, ecc,); sempre venerdì 18 a seguire sessione
dedicata a “coop e social” (social profit, social care, borghi della salute,
social service, ecc.). Sabato 18 (ore 10) sessione plenaria e finale con
politica ed istituzioni intitolata “ruota viva” (eguaglianza, territorialità,
sanità diffusa, mobilità diffusa, mobilità sanitaria, liste di attesa, diritto
di libera scelta).
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