INAUGURATA A RIONERO CASA FAMIGLIA DELL’AIRO

La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili e religiose
di Katia Traficante
L’Associazione Italiana Rionero Onlus (AIRO) ha inaugurato, sabato 19 dicembre 2015, la nuova sede presso l’ex casa cantoniera di Rionero in Vulture, in Via Giorgio. Amendola. Con non pochi sacrifici e grazie alla generosa solidarietà di tante persone, finalmente, un ulteriore obiettivo è stato raggiunto:
usufruire gratuitamente, in comodato d'uso, della casa cantoniera.
Quale miglior uso ottimale della struttura?  Si tratta di un'area non più utilizzata, da anni ormai, alle attività stradali e ceduta dall’ANAS, in comodato d'uso per 5 anni rinnovabili, al Comune di Rionero da destinare ad organizzazioni "no profit" attive.

foto DigitalPoint

E se parliamo di azioni di solidarietà sociale, è facile pensare all’encomiabile attività sociale che l’AIRO, dal 2003, svolge egregiamente.
Con la cerimonia del "taglio del nastro" e della "benedizione", finalmente la nuova Casa Famiglia ha aperto le porte della nuova sede, organizzata in forma di "comunità famiglia" con angolo cucina, soggiorno e posti letto. Insomma, sentirsi a casa pur stando lontano da casa! Tantissime le persone presenti alla cerimonia fra cittadini rioneresi e di altre località lucane e non solo.


E’ seguita la celebrazione della Santa Messa, officiata da don Franco di Francavilla sul Sinni, presso l’Auditorium” Enzo Cervellino” dell’Ospedale IRCCS CROB di Rionero e, subito a seguire i saluti del presidente dell’AIRO, Mauro Di Lonardo, il quale, ha sottolineato l'importanza nell'affidarsi esclusivamente alla grande generosità dei lucani, ma, in particolar modo alle autorità tutte. Ha fatto seguito un interessante dibattito, coordinato egregiamente dal giornalista Armando Lostaglio con l’intervento del presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, il quale, ha definito l'impegno dell’AIRO un monito per tutti, perché volge alla sensibilizzazione delle problematiche legate al disagio dei malati oncologici e delle loro famiglie. A rappresentare le autorità Comunali, il vicesindaco di Rionero, Vito D'Angelo, che, dal canto suo, ha evidenziato quelli che sono i principi che hanno e continuano ad ispirare i promotori dell’AIRO: "Solidarietà verso chi soffre".   Il presidente del Consiglio Comunale rionerese, Maria Pinto ha espresso un vero e proprio encomio nei confronti delle attività dell'AIRO e del suo presidente Mauro Di Lonardo, lodandone il messaggio emotivo verso le famiglie che vivono il disagio dell'ammalato. Dal canto suo il senatore rionerese Giovanni Barozzino nel suo intervento ha fatto notare l'importanza di solidarietà verso chi ne ha bisogno. Anche l’assessore provinciale, Francesco Pietrantuono  ha manifestato il suo compiacimento verso l’attività della benemerita Associazione Onlus, mentre  il direttore generale dell’Irccs  Crob, Giuseppe Nicolò Cugno, tramite un suo delegato, ha espresso il suo sentito apprezzamento per  l’opera l’encomialbile dell’AIRO verso i malati oncologici e le loro famiglie. Tutti hanno ringraziato il presidente dell’AIRO, Mauro Di Lonardo, e mostrato gratitudine per l’impegno profuso in tali azioni di sensibilità umana. L’Associazione Onlus AIRO dispone, fra l’altro, anche di due ambulanze, di un furgone per la logistica e di due autovetture per i servizi  navetta verso l’ospedale.


L’AIRO agisce seguendo l'iter di piccoli-grandi "vademecum" del CROB di Rionero, quali il bisogno del malato, l’accoglienza e collaborando con altre associazioni di volontariato, perché la chiave della solidarietà sta nel conoscere e riconoscere i bisogni della persona malata, al fine di accoglierli serenamente.
Tra i numerosi interventi, ringraziamenti e saluti, i presenti sono stati deliziati delle dolci note della brava violinista Rosanna Vastola di Lavello, la quale, con i suoi "intervalli musicali" ha donato quella serenità d'animo appropriata all'evento cogliendo il lato emotivo di ciascuno dei presenti.
Ancora una volta, dunque, la benefica attività della Casa Famiglia dell’AIRO di Rionero fa aprire gli animi, confermando, con dati di fatto, di svolgere egregiamente la sua funzione, offrendo ospitalità a malati oncologici provenienti da altre città e province e non prevede alcuna quota di spesa a carico degli ospiti.
La famiglia del malato oncologico vive un’esperienza di dolore totale, che riguarda sia il lato emotivo, sia quello psicologico, sia quello sociale. A quest'ultimo si aggiunge la gravità, anche economica, che comporta la durata della malattia e il ricovero in ospedale. Da qui la prontezza e la sensibilità dei volontari dell'AIRO che, attraverso la Casa Famiglia, porgono una mano, prodigandosi, in quel che sono i disagi di distanza dal proprio paese o città di provenienza!

"Insomma, sentirsi a casa... lontano da casa!"

Commenti