Basilucania di Ernesto Grieco: Natale atteso…e da sognare

Tarda ad arrivare l’inverno,
quest’anno.
Il Natale sembra lontano
eppure, lo si tocca con mano
sembra quasi che sfugga
insieme ai giorni di questo dicembre.
Il sole in  questo tempo dell’anno
è un intruso che infastidisce
le menti,
rarefa  e distrugge
i profumi e gli odori  che aleggiavano
in questa stagione.
Nelle case è onirico
il fumo ed il tepore del camino,
la fragranza della legna ancora verde che brucia,
dell’abete con il suo caratteristico odore di resina
e la sua suggestiva coreografia.

L’aroma dei dolci della nonna
 con uva passa
canditi,  buccia di mandarino e cannella,
mandorle abbrustolite e vin cotto
 scaldava la mente  e il palato dei bimbi.
Questo sole che incombe,
allontana il Natale e quella sensazione di freddo
portata dalle nuvole grigie e colme di neve
che appanna i vetri di vapore
fino a farli piangere. 
 Lacrime, scie come stelle cadenti
sopra la  grotta, sul muschio e sui pastori del presepe.
E le note  sonore e gioiose
delle  coinvolgenti zampogne
si odono aleggiar nella mente.                                                                               

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