Insignita anche della medaglia Presidente della Repubblica. La studentessa rionerese Federica Vitale Alfiere del Lavoro

L’ambita onorificenza dalle mani del presidente Sergio Mattarella 
di Michele Traficante 

La bella e brava Federica Vitale di Rionero in Vulture nei giorni scorsi è stata insignita dell’onorificenza di Alfiere del Lavoro. Nel salone dei Corazzieri del Quirinale il 22 ottobre scorso, su iniziativa della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro,
è stato conferito il premio “Alfieri del Lavoro”, con la consegna della medaglia d’argento e dell’attestato d’onore, a 25 studenti d’Italia, che hanno terminato gli studi delle scuole superiori e conseguito negli esami di maturità il massimo dei voti. I candidati, segnalati dai presidi di tutta Italia e selezionati sulla base dei brillanti risultati della loro carriera scolastica, sono stati ospiti a Roma nei giorni 20, 21 e 22 ottobre, nei quali, secondo un programma dettagliato, i neo “Alfieri” hanno potuto visitare il Centro di Produzione RAI di Saxa Rubra, la Camera dei Deputati accolti e salutati, in sostituzione della Presidente Laura Boldrini, dal deputato questore on. Dambruoso, e la Casina Valadier, dove la Presidenza della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro ha consegnato loro la medaglia della Federazione. Nella cerimonia di premiazione si sono susseguiti brevi interventi delle autorità presenti. 


Il dott. Antonio D’Amato, Presidente Nazionale, ha porto il saluto della Federazione alla folta assemblea e non ha nascosto il suo compiacimento di tanti Cavalieri del Lavoro, l’apprezzamento della loro attività e dei loro sacrifici per mantenere alta la produttività e sconfiggere le minacce della crisi ancora imperante. Ha, poi, illustrato il significato e la finalità dell’istituzione degli Alfieri del lavoro, quale riconoscimento dell’impegno dimostrato con i risultati scolastici conseguiti, col fine di valorizzare chi è capace di porsi obiettivi, esprimere progettualità e lavorare a idee nuove per raggiungere livelli di eccellenza nel proprio ambito. Il ministro dello Sviluppo Economico, dott.ssa Federica Guidi, ha sottolineato l’azione meritoria dei premiati che con l’aiuto del governo e la loro intraprendenza hanno saputo far fronte alla crisi economica creando prodotti made in Italy apprezzati in tutto il mondo. 


Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, s’è detto felice di incontrare tanti giovani così ben formati per la serietà nello studio e nella vita, segno di un’Italia ancora sana e desiderosa di progredire. Espressa la gratitudine ai Cavalieri del Lavoro per quanto hanno fatto nel mondo dell’impresa, dell’economia e del lavoro. E’ necessario però, ha aggiunto il presidente Sergio Mattarella, combattere la corruzione e riconsiderare il lavoro, oggi necessario soprattutto per i giovani, ai quali tocca affrontare prospettive incerte e previsioni difficili per i cambiamenti radicali in tutti i settori. Gli interventi sono stati seguiti con molta attenzione e hanno conseguito vivo apprezzamento. È, però, da costatare che solo un cenno è stato riservato ai giovani Alfieri da parte del Capo dello Stato, nulla ha detto il ministro Guidi. Si è preferiti esaltare la laboriosità dei Cavalieri e l’azione del governo, trascurando chi rappresenta la speranza dell’Italia del domani. Il nostro futuro è affidato a questi Alfieri, sicuri talenti ricchi di competenze e di capacità, che saranno di stimolo ed esempio per altri, ma ancor più degni di costituire una nuova classe dirigente basata sul merito e consapevole del valore del sapere e della conoscenza. Ha fatto seguito, tra continui applausi, la consegna da parte di Sergio Mattarella delle onorificenze (diploma e medaglia della Presidenza della Repubblica) in maniera alternata a ciascun Cavaliere del Lavoro e quindi a un Alfiere del Lavoro, chiamati in ordine alfabetico, con l’immancabile foto ricordo. La medaglia riporta sul dorso la testa turrita dell’Italia con incisa la firma di Sergio Mattarella, e sul retro la facciata del Quirinale. Federica Vitale è stata premiata insieme con il CAV Lorenzo Pinzauti. 


Rionerese di nascita, ha 19 anni, ha studiato presso il liceo scientifico “Luigi Pasteur”, frequenta la facoltà di Medicina presso l’Università Cattolica di Roma. Intervistata prima della cerimonia dalla RAI, con disinvoltura ha mostrato di avere le idee chiare e piena consapevolezza circa il suo futuro, non nascondendo le difficoltà che certamente incontrerà, poiché il mondo del lavoro sarà diverso da quello attuale, fiduciosa però che sarà ricco di soddisfazioni. Piuttosto emozionata è apparsa nel ricevere i complimenti delle autorità, ma non ha saputo nascondere la propria gioia nell’aver ricevuto un così alto riconoscimento, conseguenza del suo impegno scolastico e dell’inappagato desiderio di sapere. 


A Federica l’affettuoso augurio nostro e della redazione di Controsenso di brillanti risultati oggi nella sua carriera di studi universitari, domani nel campo professionale, in cui certamente saranno appagate le sue sane ambizioni.

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