In omaggio al compianto giornalista Gigi Ghirotti, anche la Città di Rionero in V. - LE CITTA’ DEL SOLLIEVO FANNO RETE

Ripatransone nelle Marche il 1° raduno nazionale delle Città del Sollievo 
di Michele Traficante

Quando si dice che l’unione fa la forza, si dice una grande verità.  Ciò vale per qualsiasi attività, ma in particolare quando si tratta di solidarietà umana. E’ il caso, per esempio della benemerita Fondazione “Gigi Ghirotti” e della Rete Città del Sollievo
che svolgono l’encomiabile opera di promozione e diffusione di una maggiore cultura del sollievo su tutto il territorio nazionale. Dare sollievo con cure palliative a chi è a fine vita, è lo scopo della Fondazione Gigi Ghirotti e delle Rete delle Città del Sollievo di cui fa parte anche Rionero in Vulture sede del CROB (Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata) e che opera al servizio dei malati oncologici in tutto il Sud. 
Ben otto città di sette regioni sono impegnate proficuamente in quest’azione di ammirevole solidarietà umana all’insegna dell’insegnamento del defunto giornalista Gigi Ghirotti cui è intitolata la Fondazione.


Negli ultimi anni anche altri Enti locali, tra cui il Comune di Bucchianico, Certaldo, San Giovanni Rotondo, Larino, Rieti, Rionero in Vulture, Venosa, si sono distinti nell’organizzazione d’iniziative rivolte alla solidarietà e alla sensibilizzazione sul tema del sollievo, tanto da essere entrati a far parte della Rete, che cresce ed opera con ottimi risultati e con grandi soddisfazioni. 
Nei giorni 17 e 18 ottobre scorso nelle Marche si è svolto il 1° raduno nazionale delle Città del Sollievo, iniziativa patrocinata dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), dalla Fondazione Gigi Ghirotti e dal Comune di Ripatransone, provincia di Ascoli Piceno, in qualità di rappresentante della prima Città del sollievo, riconosciuta come tale dalla Fondazione nel 2013.


I rappresentanti degli otto Comuni in rete, infatti, si sono dati appuntamento per un’approfondita riflessione e sensibilizzazione sul tema del sollievo della sofferenza e la vicinanza al dolore di chi vive la malattia nella fase terminale. Uno stimolo di umanizzazione verso i malati terminali arriva proprio dalla Fondazione “Gigi Ghirotti” nata 40 anni fa dopo la morte del giornalista cui è intitolata. Gigi Ghirotti fu colpito da un linfoma di Hodgkin, ha raccontato il suo viaggio nel tunnel della malattia e sognò che nessun malato terminale si dovesse sentire mai solo e avesse la possibilità di accedere a cure palliative che leniscano il dolore. Da qui la Fondazione a lui intitolata e promossa l’istituzione a Maggio della Giornata del Sollievo negli ospedali. Anzi, come ha affermato il presidente della Fondazione, Emilio Carelli, nel corso del raduno nazionale, stiamo lanciando l’idea di un istituto europeo per la cura e la ricerca sul dolore. Sarebbe un’iniziativa unica in Europa che coinvolgerebbe medici, scienziati, in modo da poter anche elaborare nuove terapie e l’applicazione della legge 38 che già abbiamo in Italia.


Ottima proposta. A tal riguardo la presidente del Consiglio comunale di Rionero, Maria Pinto, che, in rappresentanza dell’Amministrazione municipale della città del Vulture, ha partecipato all’importante incontro con il dott. Vincenzo Fusco, Direttore dell’U.O.C. Radioterapia dell’Oncologico lucano, ha aggiunto: Ora c’è anche il coinvolgimento del territorio con la creazione di un circuito delle Città del Sollievo. A tal fine- ha spiegato Maria Pinto - il Consiglio comunale di Rionero, il 28 novembre dell’anno scorso, aveva deliberato in merito, in sinergico accordo con il CROB e il dott. Vincenzo per la parte scientifica.
Il 28 maggio scorso, presso il Ministero della Salute, è stato ufficializzato il riconoscimento di Città del Sollievo. Quindi Rionero in V. fa parte a pieno titolo della Rete delle Città del Sollievo perché è sede dell’Irccs Crob, punto di riferimento dell’Italia tutta e per le modalità di grande sensibilità umana con cui si opera al suo interno in favore dei malati oncologici. “Tale riconoscimento - ha sostenuto ancora Maria Pinto - si traduce per ogni cittadino e per le Istituzioni una motivazione in più ed essere testimone del sollievo nel quotidiano per dare colore al sollievo donando amore, un semplice gesto, un sorriso non al malato che non deve essere lasciato solo, ma alla persona che vive un momento di fragilità psico – fisica causata dalla malattia”.
Molto incisivo e significativo quanto affermato dal prof. Numa Cellini, illustre  clinico del Policlinico “Agostino Gemelli” e autorevole cattedratico dell’Università Cattolica di Roma: “ Non servono solo i farmaci per la cura ma anche una carezza; la vicinanza amorevole lenisce il dolore e dona speranza”. “Non bastano le leggi, non bastano le regole, - ha aggiunto Numa Cellini - bisogna suscitare nei cittadini delle Città, piccole e grandi, il senso del dovere di essere vicini a chi soffre”.
Fa veramente tanto bene al cuore constatare tale gara di solidarietà e di profonda sensibilità umana nei confronti chi, inchiodato in un letto di ospedale, fra sofferenze inenarrabili, forse con lo sguardo perso nel vuoto, magari rimembrando i bei tempi passati, non invoca più giorni alla vita ma più vita ai giorni. E fondamentale diventa, in tali momenti, la vicinanza di una persona affabile che col sorriso sulle labbra, la mano nella mano e con dolci parole, infonde ancora speranza e voglia di vivere.
Calorosa è stata l’accoglienza a Ripatransone  dei rappresentanti delle Città del Sollievo” con il benvenuto in musica con il locale Corpo Bandistico nel Teatro “Luigi Mercantini”. Presenti, fra gli altri, anche il vescovo diocesano, mons. Carlo Bresciani, il presidente della Fondazione “Gigi Ghirotti”, Emilio Carelli.  Poi le delegazioni sono state ricevute nella Sala Rossa del Municipio dal sindaco Remo Bruni e dal presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo. Il raduno si è concluso con la celebrazione di una santa messa celebrata dal vicario  generale prelatura S. Casa di Loreto, mons. Decio Cipolloni e l’emozionante visita, presso la Cripta di San Giovanni, del Giudizio Universale del Maestro cileno Sergio Tapia  Radic.

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