Fedrconsumatori: DISSERVIZI RAI ALTO BRADANO, INTERROGAZIONE DI FOLINO E PLACIDO (SI)

I deputati lucani di Sinistra italiana Vincenzo Folino e Antonio Placido hanno presentato un’interrogazione al Ministro dello sviluppo Economico per sapere “quali iniziative il Ministro intenda intraprendere per far sì che il diritto di accesso alle reti del servizio pubblico radiotelevisivo sia garantito con copertura integrale sul territorio nazionale, così come previsto dall'articolo 45 del decreto legislativo n. 177 del 2005 e dal contratto di servizio stipulato tra l'azienda e il Ministero”.
“Con il passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale terrestre – affermano -, avvenuto da oltre tre anni, sono innumerevoli le difficoltà di ricezione del segnale, in particolare dei canali Rai, riscontrate in ampie aree del Paese. In Basilicata sono in particolare alcuni Comuni della zona Alto Bradano a  subire questo disservizio, dove non si vede il Tg3 Basilicata bensì regolarmente il Tg3 della Puglia. Nel corso degli anni, la Federconsumatori ha segnalato la questione alla autorità competenti sollevando le criticità che la nuova tecnologia ha generato e che inizialmente venivano attribuite a un normale periodo di rodaggio: nel 2013 con un audizione al Corecom Basilicata in seguito ad una raccolta firme; nel 2014 con un esposto alla Prefettura di Potenza e recentemente, il 18 settembre 2015 ad Acerenza, con un’iniziativa pubblica.

Folino e Placido chiedono quindi “quali iniziative il Ministro intenda porre in essere e per ovviare a tale grave disservizio”.

“La Rai è concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e sulla base del contratto nazionale stipulato con il Ministero dello sviluppo economico dovrebbe assicurare a tutti i cittadini la possibilità di usufruirne”, concludono i parlamentari lucani di Sinistra italiana, ricordando che “per far fronte alle difficoltà tecniche  della transizione alla televisione digitale terrestre, sono state destinate alla Rai, negli anni, ingenti risorse a partire dai 60 milioni di euro stanziati con la legge n. 10 del 2011”.

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