Sassi laboratorio a cielo aperto per ingegneri e architetti: parte il “Laboratorio di formazione e pratica”

Matera come laboratorio a cielo aperto per laureati e laureandi in Architettura e in Ingegneria, per lo studio, la ricerca, la sperimentazione in cantiere di metodologie d’indagine conoscitiva del patrimonio architettonico storico e del paesaggio culturale, e di recupero, di rigenerazione, di riuso e di valorizzazione dei beni: è uno degli obiettivi del programma Start Up del “Laboratorio di Formazione e Pratica dell’Architettura nei Sassi di Matera” e “Stazione di Ricerca e Creatività”, che sarà presentato a Matera il 24 settembre, nella sede di via Lazazzera dell’Università della Basilicata, dalle ore 9 alle ore 13.
L’attività formativa è rivolta a 30 giovani (di età inferiore ai 30 anni) laureati e laureandi in Architettura e in Ingegneria, per una durata di otto settimane e per un totale di 300 ore. La mattinata di lavori prevede la presentazione dell’iniziativa complessiva e della prima azione di avvio del progetto, ovvero la Start Up, che vede la cooperazione tra il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem) dell’Università della Basilicata, la Provincia di Matera e l’Agenzia Provinciale Ageforma. Dopo la presentazione si aprirà una tavola rotonda sulle ipotesi di accordo tra Università ed enti territoriali (Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera, Soprintendenza regionale alle Belle Arti e il Paesaggio della Basilicata, Polo museale regionale della Basilicata, Comando provinciale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco) per la costruzione delle fasi successive a quella di Start Up del Laboratorio e della Stazione. Il progetto “Laboratorio di Formazione e Pratica dell’Architettura nei Sassi di Matera” e “Stazione di Ricerca e Creatività” è stato curato dai docenti del Dicem, Angela Colonna e Antonio Conte, e consiste in un laboratorio a cielo aperto su aree campione nei Sassi di Matera: “I Sassi – hanno spiegato gli organizzatori - costituiscono uno straordinario patrimonio di conoscenze stratificate dell’abitare, e un paesaggio culturale millenario da cui ancora oggi abbiamo da attingere indicazioni utili per riflettere e cercare soluzioni strategiche ai temi dell’abitare. L’idea guida è creare un’opportunità per la formazione e la pratica dell’architettura, ma anche del progetto per il patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale, mettendo a sistema il sapere scientifico della ricerca accademica con le risorse umane e d’impresa, facendo da collettore per la patrimonializzazione di saperi specialistici, esperienziali, tradizionali, locali e internazionali”. Il Laboratorio e la Stazione contribuiscono quindi “a fare dei Sassi – hanno aggiunto - un luogo di ricerca continua, e di Matera un luogo di scambi internazionali per la ricerca e la sperimentazione sul patrimonio dei paesaggi culturali mediterranei”. Il progetto complessivo verrà attuato attraverso una serie di moduli che realizzeranno, volta per volta, un tema o riguarderanno un’area, o una modalità. Il modulo Start Up è il primo di questi moduli, e consiste in un programma formativo teorico-pratico e di ricerca applicata per la conoscenza e la documentazione del patrimonio storico dei Sassi di Matera: il tema è quello della conoscenza e della documentazione delle murature degli edifici e delle pareti di scavo degli ipogei nei Sassi di Matera, negli aspetti che vanno dalle tessiture, ai materiali, alle tecniche di lavorazione, ai trattamenti superficiali, alla datazione e alla definizione tipologica. Uno degli obiettivi finali è quello dell’implementazione del Manuale del recupero dei Sassi di Matera, come strumento operativo fondamentale nella pratica del “Laboratorio di formazione e pratica dell’architettura nei Sassi di Matera” e come strumento conoscitivo da continuare a implementare con la “Stazione di ricerca e creatività”. Inoltre, l’implementazione del Manuale del recupero dei Sassi, per migliorarne l’efficacia come strumento operativo di guida per gli interventi di restauro e recupero del patrimonio, è un’attività prevista tra le azioni strategiche del Piano di Gestione del sito Unesco di Matera, piano approvato dal Comune di Matera nel 2015.

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