NOTA FEDERCONSUMATORI

E’ evidente come il convegno della Federconsumatori svoltosi ad Acerenza sulla Carta dei Servizi nelle pubbliche amministrazioni abbia aperto nuovi dibattiti. Durante il forum, l’on. Vincenzo Folino assumeva l’impegno di portare in Parlamento la questione della valorizzazione dei piccoli comuni rilanciando l’attenzione sulla proposta di legge n.65 del 15marzo2013, presentata dall’on. Realacci. Si tratta di una proposta di legge, di cui l’on. Folino è firmatario, che definisce misure di sviluppo e valorizzazione per i piccoli comuni montani, e che riconosce, all’art. 4, la responsabilità nel garantire la qualità dei servizi allo Stato, alle Regioni e agli enti locali.

Il fatto che al convegno sia seguito un dibattito sui piccoli comuni molto attento è gran bella cosa, ma come mai nessuna attenzione sulla possibilità che la Regione Basilicata potrebbe proporre una normativa che riprenda le misure della proposta di legge sopraccitata, ovviamente rivedendo i parametri? Molti giornali locali parlano di misure di sviluppo e di valorizzazione, in un territorio che manca di “contenuti infrastrutturali” utili al rilancio del turismo, in una Basilicata che pensa di essere informata quando c’è assenza di copertura della rete Rai in molti comuni lucani, in una terra in cui i cantieri permanenti bloccano arterie di accesso ai punti nevralgici delle città. Bisognerebbe , forse, iniziare a pensare che la Basilicata non è solo Fiat e altrettanto non è solo Matera Capitale Europea della cultura, poiché i diritti dei lucani ancora non riconosciuti attengono a questioni ben più rilevanti e meno discusse. Il costo del carburante per esempio: in un Regione che si qualifica come la più grande riserva petrolifera, in cui si estraggono circa il 70,6 per cento del petrolio e il 14 per cento del gas italiani, il costo del carburante non diminuisce, anzi, quando nelle regioni limitrofe la vera card idrocarburi è rappresentata dal basso costo del carburante, i lucani vengono “accontentati” con una scheda e un codice. Ma come mai all’aumento delle royalty non è corrisposta una diminuzione del costo del carburante? La card carburanti non basta più per tappare la bocca ai lucani e speriamo che la classe dirigente regionale inizi presto ad inaugurare una nuova stagione, quella delle priorità, delle azioni concrete per la rinascita del territorio. Intanto la Federconsumatori continua la portare avanti la lotta per la tutela dei diritti dell’uomo e del cittadino organizzando il prossimo convegno che si svolgerà ad Oppido Lucano e che riguarderà il diritto alla salute facendo luce sul ridimensionamento delle prestazioni sanitarie.

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