Murante (SeL) su monitoraggio Tgr

I dati sul "Monitoraggio del pluralismo politico nei telegiornali regionali" resi noti nei giorni scorsi dalla Direzione Relazioni Istituzionali e Internazionali della Rai offrono una fotografia più che preoccupante circa il pluralismo vigente nel sistema della comunicazione pubblica fuori dalle campagne elettorali, essendo queste ultime regolate dalle leggi sulla par condicio.
Se il quadro delle enormi disparità di partecipazione delle forze politiche nel sistema informativo regionale su scala nazionale ci restituiscono una già preoccupante situazione di disparità di trattamento, particolarmente allarmanti sono i dati inerenti alcuni Tgr su scala regionale, a partire dalla situazione che viene registrata in Basilicata. Qui, a fronte del 61% di presenza, nell'informazione pubblica, dei rappresentanti dei governi locali (regionali, provinciali e comunali) fa eco un esiguo 31,7% di presenza degli appartenenti a soggetti politici che si collocano fuori dalle compagini governative. Situazione aggravata dal fatto che, proprio in Basilicata, le compagini di governo regionale e provinciali coincidono con le stesse maggioranze politiche. Siamo ancora a un dato parziale, perché a evidenziare disparità che superano ogni livello di tollerabilità democratica vi sono i dati inerenti le singole soggettività politiche che potremmo definire 'pertinenti'. Scorrendo in dettaglio i dati forniti, scopriamo, ad esempio, che a fronte di una presenza – il monitoraggio riguarda il trimestre che va dal 1 aprile al 30 giugno 2015 – del 16,2% dedicato al M5S, corrisponde lo 0,7% dedicato a Sinistra Ecologia Libertà, forza politica che esprime ben due parlamentari (ben il 3,9% è dedicato, nello stesso periodo, alla Lega Nord di Salvini, tralasciando il record del 15,3% dedicato al Partito Democratico). Se mai ce ne fosse bisogno la situazione degrada ancora se consideriamo lo spazio in minuti dedicato a singoli rappresentati dei diversi soggetti 'pertinenti': a fronte di 1,39 minuti dedicati ad Antonio Cappiello della Lega Nord e di 2,5 minuti dedicati a Maurizio Bolognetti dei Radicali (entrambe forze politiche senza rappresentanza istituzionale alcuna) fa eco il dato inesistente dei minuti dedicati a singoli rappresentanti di Sinistra Ecologia Libertà. Siamo di fronte a un evidente sistema di discriminazione della informazione pubblica, la quale non solo non può in alcun modo essere giustificata dall'assenza di una legislazione dedicata fuori dagli spazi elettorali, ma che mette in discussione un elemento cardine della democrazia, ossia quello della completezza delle informazioni alle cittadine e ai cittadini. Una situazione irricevibile su cui chiederemo un intervento della Commissione di Vigilanza. 

Maria MURANTE - coordinatrice regionale SeL Basilicata

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