VANDALI IN CENTRO STORICO A PZ: CONFCOMMERCIO, BASTA CON LA “LITANIA” DI LAMENTELE E PROTESTE

“E’ ora di mettere fine alla “litania” di lamentele e proteste ogni qualvolta accade un atto di vandalismo nel centro storico di Potenza. I commercianti che, purtroppo, sono gli unici “presidi” di vigilanza, insieme a quei pochi agenti di Polizia Locale non impegnati in centro a fare multe, questa volta,
dopo la distruzione della panchina di fronte al Tempio della statua di San Gerardo, che, non dimentichiamo, in passato è stato già oggetto di interesse di teppisti che hanno danneggiato ed imbrattato, chiedono di passare dai proclami ai fatti”. A sostenerlo in una nota è il delegato cittadino di Potenza di Confcommercio Imprese Italia Rocco Furone sottolineando che “i commercianti del centro storico, non certamente da oggi rivendicano misure adeguate di controllo a partire dall'installazione di strumentazioni di videosorveglianza come avviene in tanti centri storici e commerciali di città medio-grandi italiane, oltre che lungo via Pretoria in alcuni punti nevralgici di accesso quali Parco Montereale, via del Popolo, piazza 18 Agosto e le “porte” (San Giovanni, Portasalza, Sanluca). “L’intervento – afferma Furone - è finalizzato a garantire una maggiore sicurezza del contesto socio-economico in cui operano le imprese locali e a prevenire e fronteggiare i fenomeni di microcriminalità cui sono sottoposti cittadini ed imprese che subiscono atti di vandalismo in maniera costante e continua che variano dalle scritte su muri, ingressi, vetrine al danneggiamento vero e proprio”. Con un sistema di videosorveglianza collegato con le sale operative delle forze dell’ordine si scoraggia il vandalismo consentendo, allo stesso tempo, la visione e la registrazione di quanto avviene sia all’interno dei negozi sia nelle immediate vicinanze all’esterno degli stessi. “La sicurezza – prosegue Furone – è un bene prezioso e incide sulla propensione a investire da parte degli imprenditori. Non vorremmo come è già accaduto in città del Nord che ai commercianti toccasse anche di sostituirsi ai compiti delle forze dell’ordine con la costituzione di squadre di vigilanza. Per non parlare del ricorso agli istituti privati di vigilanza i cui costi, sommati a quelli di tasse, tributi, balzelli di ogni genere, sono insopportabili per i titolari di imprese per lo più a carattere familiare. Come Confcommercio – aggiunge Furone – abbiamo dato prova quest’estate del nostro amore per il centro storico promuovendo “Moda e Sapori sotto le stelle”, dimostrando che si possono svolgere eventi senza per forza correre il rischio di esporsi a vandali e al fenomeno di diffusione di alcool. In verità a noi è stato sufficiente eliminare il vino e la birra dagli stand di degustazioni alimentari gestiti dagli chef lucani per ottenere il risultato voluto”. “Per noi l’altra faccia della legalità nel centro storico di Potenza come in tutti i centri storici dei 131 comuni lucani – aggiunge Fausto De Mare, presidente provinciale Confcommercio – è il contrasto all’abusivismo. Secondo un’indagine Confcommercio- Gfk Eurisko sui fenomeni criminali in Basilicata: tra il 2007 e il 2014 la percezione di sicurezza per la propria attività imprenditoriale è peggiorata (il 52% dei commercianti la pensa così contro una media nazionale del 47%), con incrementi significativi di abusivismo (59% dei commercianti è preoccupato) e della contraffazione (67%). In questa stagione estiva, come riferiscono le cronache dei giornali, non sono mancate anche da noi operazioni delle forze dell’ordine che hanno portato al sequestro di merce contraffatta ma è ancora troppo poco. L'illegalità proprio come quella degli ambulanti abusivi nel centro storico -conclude -altera il mercato e genera una concorrenza sleale che indebolisce il tessuto imprenditoriale sano e noi non intendiamo abbassare la guardia”.

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