Rionero, perché non si è ripetuta la Parata dei Briganti

Intervista con l’ideatore e organizzatore delle due edizioni Rino Corona. 
di Michele Traficante 

Il nostro articolo pubblicato la settimana scorsa su questo giornale e la riproposizione on line (Siderurgikatv.com) del filmato della 2^ edizione (2006) del filmato della Parata dei Briganti a Rionero, ha suscitato vivo interesse nei rioneresi e non solo.
Molti si sono chiesti, visto il grande successo delle edizioni 2005 e 2006 delle riuscitissime manifestazioni sul brigantaggio postunitario e, soprattutto, sul personaggio di Carmine Crocco detto Donatelli di Rionero in Vulture, perché non si sono più ripetute negli anni successivi. 



Al fine di saperne di più e dare adeguate risposte ai tanti interrogativi, abbiamo incontrato il prof. Mauro Corona, anima e motore ineguagliabile di quelle encomiabili iniziative, per un’utile e cordiale conversazione che ci ha consentito di fare un po’ il punto della situazione. Allora, prof. Corona, dopo la seconda edizione, niente Parata dei Briganti a Rionero. Eppure le due edizioni precedenti avevano suscitato grande interesse di pubblico e di critica. Esatto. Ancora a distanza di quasi dieci anni, purtroppo senza Parata dei Briganti a Rionero. Certamente sfugge agli Enti preposti la valenza sociale - turistica e culturale della manifestazione storica che pure ha riscosso enorme successo nel 2005 e 2006. Evidentemente manca la capacità progettuale di investire su un progetto di spessore con prospettive importanti per la nostra comunità, basti pensare al richiamo turistico con una certa ricaduta economica per albergatori, ristoratori, commercianti e così via. 


Quali le difficoltà che non hanno consentito e non consentano tuttora la realizzazione dell’evento dopo le due edizioni del 2005 e 2006? Le maggiori difficoltà per la realizzazione di una terza edizione della Parata dei Briganti, hanno riguardato la mancanza di contributi sufficienti per organizzare ed allestire la complessa ricostruzione storica nell’antico centro del paese. Infatti, dopo vari tentativi negli anni scorsi da parte dell’Associazione “ Skené e del suo presidente Mauro Corona (richieste ufficiali all’Amministrazione comunale di Rionero e al Gal del Vulture Alto Bradano) non si è riusciti ad avere contributi adeguati per proporre la manifestazione ad un livello qualitativamente valido. Per il futuro si potrà ripetere la Parata dei Briganti a Rionero, potendo essa rappresentare un ottimo volano per il turismo della città. Se sì, chi deve anticipare i fondi per organizzare una manifestazione così complessa e costosa, dal momento che gli Enti pubblici, a quanto pare, possono erogare i contributi solo a manifestazioni avvenute? Per il futuro non mancano di certo la voglia e l’entusiasmo di realizzare la terza edizione della Parata dei Briganti, a partire dalla formazione di un Comitato ad hoc, con la scelta di capi settori addetti allo sviluppo, all’allestimento del progetto ed al reperimento di contributi tramite iniziative di vario genere - sponsorizzazioni, lotteria ecc . E’ ovvio che il contributo maggiore deve venire oltre che dal Comune di Rionero, soprattutto dagli Enti Regionali e Provinciali ( cose peraltro che altri Comuni, che si sanno attivare, riescono ad attenere) con l’obiettivo di far rientrare la Parata dei Briganti di Rionero nei “grandi eventi” della nostra regione. Non so se è una questione prettamente politica o di altra natura, sta di fatto che per il momento la questione è immobile e non s’intravedono spiragli positivi. Amare riflessioni che ancora una volta si dimostra come dalle parti nostre, non solo non si riesce a dare spazio e possibilità ad iniziative di provate e di notevole valore storico e di grande richiamo, ma soprattutto non si capaci di valorizzare le nostre energie intellettuali ed organizzative che nulla hanno da invidiare alle tante affidate ad esterni. Serviranno le pressanti sollecitazione e le richieste dei cittadini agli enti chiamati in causa ( Amministrazione comunale di Rionero, Gal Vulture Alto Bradano, locale Pro Loco ecc.) a darsi da fare almeno per il futuro? Ce lo auguriamo! 

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