VERTENZA CASA DIVINA PROVVIDENZA


Il Commissario dalla Casa Divina Provvidenza, ha illustrato presso il Ministero delle Attività Produttive a Roma il programma dell'amministrazione straordinaria e le azione ipotizzabili per giungere alla vendita del complesso aziendale della C.D.P. (Sedi di Bisceglie, Potenza e Foggia).
L'obiettivo primario è salvaguardare i livelli occupazionali ma tuttavia al momento, dall'analisi aziendale, risulterebbero in esubero 100 dipendenti (50 a Bisceglie, 40 a Foggia e 10 a Potenza) in gran parte amministrativi, per i quali sarebbe ipotizzabile un percorso di riqualificazione da effettuarsi durante un periodo di collocamento in CIG in deroga, della durata di 4/5 mesi.
Attualmente infatti la C.D.P. ha una grossa carenza di Operatori Socio Sanitari, figura di supporto dell'assistenza infermieristica.
Il Commissario Cozzoli ha pertanto comunicato che entro 30 gg. sarà pubblicato il bando pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse all'acquisto della Casa Divina Provvidenza, mentre per la gestione degli esuberi, che si cercherà di ridurre o azzerare, si attende innanzitutto una risposta chiara della Regione Puglia in ordine all'incremento delle rette, cosa questa già fatta dalla Basilicata, al fine di innalzare i ricavi.  Parallelamente si continuerà ad agire Sulla riduzione dei costi.
Per quanto riguarda gli interventi sul contenimento della spese del personale, il Commissario propone di ridurre, se non azzerare, le consulenze mediche ed i turni di guardia medica. 
Mentre attraverso uno specifico accordo sindacale :
· evitare il pagamento dell'indennità di malattia per le assenza fino a 3 giorni che è a carico dell'azienda;
·abolire il diritto alla mensa per i dipendenti;
· intervenire sulla riduzione o eliminazione dei permessi brevi, come da CCNL;
·  Ricontrattare l'indennità di risultato per il personale medico.
Il commissario ha inoltre ventilato l'ipotesi di un passaggio all'applicazione del CCNL ARIS RSA e Centri di Riabilitazione, che sarebbe penalizzante economicamente e giuridicamente per i dipendenti oltre che prevedere un maggiore orario di lavoro settimanale.
La FIALS ha rigettato ogni ipotesi di cambio di CCNL e ha ribadito che prima di parlare di esuberi  e  ricorso  agli ammortizzatori sociali bisognerà conoscere la posizione delle Regioni Puglia e Basilicata in ordine all'incremento dei ricavi e ha proposto l'apertura di un tavolo di confronto aziendale per approfondire il dettaglio dell'illustrazione odierna, prima di aprire tavoli al Ministero del Lavoro per la richiesta di CIG in deroga.
Il tutto alla Luce del fatto che in questi anni gli unici a pagare un prezzo sono stati i lavoratori ed anzi come FIALS abbiamo sollecitato interventi al fine di garantire l'erogazione dell'indennità per il contratto di solidarietà per tutto il periodo da LUGLIO 2013 a SETTEMBRE 2014.
 La FIALS ritiene infatti che ci siamo ancora margini Sulla riduzione dei costi generali, senza tagliare sul personale e ha richiesto specifiche garanzie oltre a quella fideiussoria sul mantenimento dei livelli occupazionali ma anche sull'invarianza del CCNL da parte della nuova proprietà
La Segreteria Provinciale  Fials
Giuseppe Costanzo

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