Nell'Unibas corsi di informatica per ragazzi disabili: il progetto del Servizio Disabilità


Il Servizio Disabilità e Dsa dell’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con la cooperativa “Il Giardino All-Inclusive” ha realizzato il progetto “Laboratorio Informatico per ragazzi disabili", rivolto ai giovani ospiti dell'Aias e del centro diurno "il Fiore": il progetto è stato ideato esclusivamente per ragazzi svantaggiati, con l’obiettivo di apprendere i tanti aspetti che riguardano l’informatica, rappresentando anche uno strumento d’inclusione e di socializzazione tra i partecipanti.

La prova finale e la consegna degli attestati del corso ai dodici ragazzi si e svolto sabato 11 luglio, alle ore 10, nell’aula “Giardino della Speranza”, nel Campus di Macchia Romana, a Potenza.
Il corso si è svolto nel “Giardino della Speranza” dell'Unibas, attrezzata con venti postazioni informatiche e un’ampia dotazione di apparecchiature dedicate a non vedenti, ipovedenti, sordi e a persone con disabilità motorie.
"Il progetto - ha spiegato la Prorettrice dell'Unibas, Paola D'Antonio - si propone di dare l’opportunità a questi ragazzi di apprendere delle conoscenze di base per l’utilizzo di un pc, accenderlo, andare su internet, e approfondire le loro conoscenze tecnologiche e non solo".
Le lezioni hanno riguardato l'utilizzo dei principali programmi del pacchetto Office, non solo come strumento di composizione e lettura dei testi, ma anche di creazione di "prodotti" che nascono dalla fantasia e dalle passioni dei partecipanti, dalle diapositive, alle immagini su vari argomenti, inserendo l’animazione e l’audio, realizzando anche disegni o cartoline.
Non solo, quindi, semplice apprendimento di strumenti informatici, ma anche un supporto alla fantasia dei ragazzi disabili, e un veicolo per creare un collegamento forte e duraturo tra l'Ateneo e il suo territorio. Nel percorso intrapreso da anni dal Servizio Disabilità, che non solo offre sostegno e supporto agli studenti disabili iscritti nell'Unibas, ma che tenta anche di "aprire" le aule accademiche alla comunità. Il corso, infatti, rappresenta il secondo percorso formativo, dopo quello sull’agricoltura sostenibile che si è svolto lo scorso anno, organizzato dal Servizio Disabilità.

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