CREDITO: CONFESERCENTI, RIATTIVARE OSSERVATORIO BASILICATA

“L’erogazione del credito alle Pmi attraversa ancora difficoltà notevoli come dimostra il Rapporto della Banca d’Italia sull’economia lucana che registra un calo del 2,7 per cento nei dodici mesi 2014 (-2,4 per cento nel 2013). Sarebbe il momento di riattivare l’Osservatorio congiunto tra Banche ed Associazioni di imprese, istituito nella precedente legislatura regionale con il precedente Presidente De Filippo, al fine di pervenire a momenti di approfondimenti e di individuazione di provvedimenti condivisi”. Lo sostiene il presidente di Confesercenti Potenza Prospero Cassino evidenziando, tra i dati più allarmanti del Rapporto Bankitalia, la flessione dei prestiti si è attenuata per le imprese delle costruzioni mentre si è intensificata per le imprese dei servizi e soprattutto del manifatturiero; la qualità del credito in Basilicata continua a risentire della perdurante debolezza dell’attività economica, sebbene si rilevino segnali di miglioramento degli indicatori di rischiosità.

Nella media dei quattro trimestri del 2014 il flusso di nuove sofferenze rettificate è stato pari al 2,7 per cento dei prestiti in essere all’inizio del periodo, in calo rispetto al 2013. Inoltre, alla fine del 2014 il numero degli sportelli bancari in Basilicata era diminuito del 9,5 per cento rispetto al 2007 (24 sportelli), un calo superiore alla media nazionale ma in linea con il Mezzogiorno. Per contro, la selettività delle banche si è rafforzata sui tassi relativi ai prestiti a medio e a lungo termine, dove la riduzione ha interessato solo le imprese meno rischiose (dal 5,6 al 3,6 per cento). Apprendiamo che si starebbero studiando nuove forme di garanzia alle piccole imprese, ma sarebbe assai più utile nella fase che segna il passaggio dalla recessione ad una auspicata ripresa della crescita dare ancora maggior forza alla importante collaborazione banche-confidi, agendo ancora una volta con concretezza sul terreno dei reciproci contributi allo sviluppo del credito, in modo da corrispondere alle attese delle imprese che non vogliono polemiche ma sostegni all’altezza delle difficoltà che tuttora incontrano. La sostanza molto positiva dell’attività svolta dai Confidi durante la prima fase di credit crunch (2008-2010) indiscriminato per dimensione d’impresa attuato dalle maggiori Banche italiane è nella funzione anti ciclica svolta. Infatti, i prestiti alle imprese con meno di 20 addetti che si sono avvalse della garanzia dei Confidi sono cresciuti del 15% nel 2009 e del 9% nel 2010, mentre per le imprese di analoga dimensione, ma che non hanno beneficiato dell’assistenza dei Confidi, si sono ridotti del 2% nel 2009 e sono cresciuti di un misero 1% nel 2010. Inoltre – aggiunge Cassino – la sessione comunitaria del Consiglio Regionale a fine mese farà il punto dell’attuazione del Programma Operativo 2007-2014 per avviare la prima fase del PO 2014-2020, entrambi strumenti che contengono azioni specifiche a favore delle pmi a cui si aggiungono i provvedimenti annunciati e contenuti nel nuovo Accordo Regione-Mise sul petrolio. C’è pertanto materia sufficiente di discussione per la convocazione di un tavolo regionale sul credito”.

Commenti