Intervista rilasciata dal Presidente del GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano, Francesco Perillo In occasione della presentazione del programma Regione Basilicata Expo 2015

In primo luogo desidero ringraziare tutte le aziende produttrici e i vari consorzi (quello dell’Olio DOP, dell’Aglianico, del Miele, del peperone di Senise, del fagiolo di Sarcuni, del pecorino di Filiano, del pane di Matera, ecc.) che con grande generosità e lungimiranza hanno partecipato fattivamente a questo grande evento. Con piacere mi onoro di partecipare ad una cordata lucana che forse non conosce precedenti, Regione Basilicata, GAL, APT e Parchi, tutti insieme, per sfruttare e far fruttare al meglio quest’occasione imperdibile per il ns territorio, anzi come la definisce il ns Presidente Pittella, un ‘opportunità imperdibile. 

 Ha radici profonde la presenza della Basilicata alle esposizioni universali, come attestato dalla sua partecipazione all’Expo milanese del 1906. Fil rouge era e rimane lo sviluppo di questa bella terra che vanta non poche eccellenze. Innanzitutto auspico che questa cooperazione possa diventare la pietra miliare per una collaborazione di sistema ad esclusivo vantaggio della terra di Lucania. Oltre ai feedback che la testimonianza della Regione Basilicata nel Padiglione delle Regioni raccoglierà nei prossimi 15 gg, desidero sottolineare che non sono da sottovalutare i risultati in termini di marketing e promozione che apporterà il fitto calendario di eventi collaterali e complementari che animeranno, questa location nei prossimi 8 mesi, con la presenza costante delle produzioni tipiche lucane. Da una recente indagine Nielsen sulle abitudini alimentari legate al commercio, è emerso come nella Basilicata non sia venuta meno la tradizione di mettere sempre in tavola un piatto di pasta fresco, preparato a casa mentre i pasti precotti rimangono nei banchi frigo dei supermercati. Questo si legge infatti sull’inserto del lunedì del 04.0. u.s. di Repubblica “Affari&Finanza”. Uno dei ns obbiettivi è, infatti, esportare oltre i confini regionali e nazionali i prodotti del sano paniere lucano che sono qui rappresentati, figli della filiera corta e promotori della tanto decantata sostenibilità ambientale, contribuendo così alla diffusione della dieta mediterranea di cui esperti di caratura internazionale continuano a sottolineare l’alto valore nutrizionale. Come nel 1906 anche oggi, a distanza di oltre un secolo, porteremo la ns terra in una vetrina internazionale, sicuri che tutte le iniziative messe in campo per valorizzare le ns tipicità enogastronomiche, fungeranno da traino anche per tutte le altre eccellenze che da secoli esprime la ns Basilicata: culturali, storiche, paesaggistiche e non solo. Dobbiamo giocarsi questa partita fino in fondo e presentarci non esclusivamente come meta enogastronomica, ma come meta di turismo, e perché no, meta d’affari. Dobbiamo fare sistema per convogliare sinergicamente tutte le ns energie, in maniera strutturata e non frammentaria, per buttare le basi di una progettualità integrata che, sono certo, darà risultati anche a noi che restiamo oggi nel cono d’ombra, alla periferia del core business nazionale ed internazionale. Con voce univoca dobbiamo raccontare il ns bel territorio. In altre parole penso di poter riassumere per tutti dicendo che l’Expo 2015 dev’essere, anzi è per noi l’inizio di una nuova epoca, un nuovo modo di comunicare, di fare rete ed essere rete, in modo che la Lucania, anche nel solco della riconoscimento europeo di Matera 2019, diventi fiore all’occhiello della sponda nord del Mediterraneo.


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