SEL su Accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati


Non sappiamo se può essere una notizia ma siamo d'accordo con il Governatore Pittella. E' probabilmente la prima volta che diciamo di esserlo e lo siamo su una delle questioni più difficili: l'accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

E' quanto mai opportuno passare ad un sistema unico di accoglienza che preveda il protagonismo delle istituzioni, a partire da Regione e comuni. La Provincia di Potenza aveva avviato un importante modello di cooperazione istituzionale applicando, a partire dal 2011 (quando vi fu l'emergenza scaturita dalle primavere arabe e dalla guerra in Libia), gli standard dello sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Tale modello e i relativi standard di accoglienza diffusa possono essere considerati una realtà. Oggi probabilmente, con un ruolo propositivo della Regione e di tutti i comuni lucani, si potrà implementare e diffondere tale idea di accoglienza. Allo stesso modo, valutiamo positivamente il proposito di trasformare il CIE di Palazzo San Gervasio in Hub regionale, così ponendo fine all'idea di una vergognosa destinazione carceraria amministrativa per cui era stato immaginato. 
L'accoglienza diffusa per piccoli numeri può consentire davvero di raddoppiare la capacità ricettiva e essere occasione per nuova occupazione. Al riguardo, sarebbe opportuno e necessario approvare una nuova legge sull'immigrazione partendo dalle proposte già presenti in Consiglio Regionale, una della giunta regionale ed una promanante dalla Provincia di Potenza.
Un'accoglienza siffatta consentirebbe di passare da una perdurante emergenza ad un modello di accoglienza sistematico e in grado di produrre effettiva inclusione e generare momenti di confronto e di crescita anche sul piano delle occasioni lavorative che si genererebbero per i giovani lucani.
Come partito siamo disponibili a un confronto che vada nella direzione auspicata da Pittella e, personalmente, come Sindaco, fin da ora confermo tutta la disponibilità (come peraltro già fatto) augurandomi che altrettanto facciano tutti i comuni lucani grazie al coordinamento e all'ausilio di Prefettura e Regione.

Antonio PLACIDO
Deputato SeL

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