CAMERA COMMERCIO PZ: GIOVANI RETE IMPRESE ITALIA, garantire una gestione quanto più unitaria e partecipata
La Camera di Commercio che i giovani imprenditori della provincia di
Potenza immaginano è molto lontana da quella che si sta delineando per effetto
della “prova di forza” voluta dal presidente di Confindustria Somma. Si tratta
innanzitutto di dare continuità al programma di attività dello Sportello
dedicato all’imprenditoria giovanile realizzato dalla precedente Giunta
Camerale presieduta da Lamorte al fine della incentivazione e del sostegno allo
sviluppo dei giovani imprenditori, con attività di orientamento e formazione;
analisi
delle caratteristiche, dei bisogni e delle difficoltà delle giovani imprese; sostegno
dei processi di ricambio generazionale; sensibilizzazione verso il
cambiamento e le forme innovative di impresa. E’ quanto
sostengono i Giovani delle associazioni che compongono Rete Imprese Italia
Potenza (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti)
rinnovando l’appello ad individuare un candidato Presidente rappresentativo e di
mediazione a prescindere dallo schieramento di provenienza su cui poter
realizzare una convergenza larga. Tra il 2012 e il
2013 – si evidenzia nella nota - sono quasi 71mila
in più le imprese guidate in Italia da giovani under 35, con una crescita pari
al 10,48%. Un dato percentuale che in provincia di Potenza aumenta fino a
sfiorare il 12%. L’impresa
giovane, quella guidata
da under 35, dunque –
sottolineano i Giovani di Rete Impresa Italia Potenza - rappresenta una realtà
estremamente dinamica all’interno del sistema produttivo provinciale. La nuova
generazione imprenditoriale ha piena consapevolezza dell’importanza centrale
dell’innovazione e delle forme di collaborazione intersettoriale realizzate
attraverso reti e filiere. Si pensi che sono circa 5.000, a fine 2013, le imprese in provincia di
Potenza con titolari under 35 (con un’incidenza dell’11,5 per cento sul totale,
superiore alla media nazionale che è del 10 e persino di grandi province del
centro-nord), mentre le semplificazioni aiutano a realizzare il sogno di tanti
giovani lucani a fare l’imprenditore. Sempre nel 2013 sono stati 154 gli under
35, su 267 in totale, che hanno colto al volo l’opportunità offerta dal
provvedimento che ha tenuto a battesimo le cosiddette “Srl a un euro”, ovvero
le società a responsabilità limitata semplificate. Inoltre, in Basilicata con 6 start up
innovative femminili su 20 in totale, nel giro di pochi
mesi e che in questi periodi di grandi difficoltà stanno investendo risorse su
idee e progetti di impresa, vale a dire il 30% di tasso di femminilizzazione per
le start up innovative, che conquista un primato nazionale, si conferma la voglia di autoimprenditoria specie giovanile. E’ la dimostrazione – commentano i Giovani imprenditori di
Rete Imprese Italia - che i giovani sono ancora disposti a scommettere e a
investire, adeguano le loro imprese ad un mercato mutato, innovano, fanno nuova
occupazione per tornare ad essere vincenti.
E’ evidente che per sostenere l’imprenditoria giovanile – continua la nota – è fondamentale garantire una gestione quanto più unitaria e partecipata, soprattutto da parte delle componenti del commercio, servizi ed artigianato della Camera di Commercio di Potenza, che non possono essere discriminate e penalizzate se si punta a costruire quella che a breve sarà la Camera regionale.
E’ evidente che per sostenere l’imprenditoria giovanile – continua la nota – è fondamentale garantire una gestione quanto più unitaria e partecipata, soprattutto da parte delle componenti del commercio, servizi ed artigianato della Camera di Commercio di Potenza, che non possono essere discriminate e penalizzate se si punta a costruire quella che a breve sarà la Camera regionale.
La voglia di fare impresa che parla un linguaggio giovane, dinamico e
ipertecnologico, che si muove a suon di byte ma che si lamenta di una
burocrazia asfissiante e di un credito avaro – si legge nella nota – ha bisogno
di una rappresentanza adeguata e prioritariamente che l’autonomia statutaria e amministrativa
della Camera di Commercio, per incomprensibili motivi, non venga messa a dura
prova. Occorre diffondere il più possibile la conoscenza delle
opportunità tra le aspiranti imprenditrici e gli aspiranti imprenditori
affinché sempre più idee “smart” declinate al femminile e al giovanile possano
dare vita a nuove realtà imprenditoriali. Proponiamo pertanto – conclude la
nota – che lo Sportello già aperto sia affiancato, come già avviene in altre
numerose Camere di Commercio, da u Comitato di Giovani Imprenditori che anche
attraverso la rete dei Comitati per l’imprenditoria femminile e degli organismi
di promozione dell’imprenditoria giovanile, possono essere uno strumento
prezioso sul territorio per mettere a fattor comune gli strumenti a
disposizione per far nascere e crescere la propria impresa accompagnandone il
cammino.
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